Verona e il 25 aprile

 
 

Verona è tra le città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione, insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale; fu tra le aree più devastate durante il conflitto: il 45% venne distrutto dalle bombe degli alleati, causa la massiccia presenza di tedeschi in città.

Festa della Liberazione, della Resistenza, della Libertà: il 25 aprile a Verona si celebra ufficialmente dalle 9.30 con la santa messa in piazza Bra’, seguita dall’alzabandiera, dalla deposizione delle corone al monumento ai caduti di tutte le guerre, al monumento al partigiano e alla targa dei deportati nei campi di sterminio. Alle 11.15 interventi istituzionali alla Gran Guardia, con il prefetto Salvatore Mulas, i rappresentanti delle amministrazioni comunale e provinciale, il presidente della consulta giovanile; alle 18 l’ammainabandiera.

Oggi (e l’1 maggio) aperti il museo di Castelvecchio, il museo lapidario maffeiano, il museo degli affreschi Cavalcaselle alla tomba di Giulietta, l’Arena, il museo archeologico al teatro romano e il teatro romano, la casa di Giulietta, la galleria d’arte moderna Achille Forti e la torre dei Lamberti. Il museo di storia naturale sarà aperto il 25 aprile, ma non il primo maggio.

Nel cortile della caserma Santa Marta, nella sede dell’Istituto veronese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, in via Cantarane, 26 dalle 16 alle 19, si tiene “La festa c’è”.

Le ricorrenze sono importanti, sottolineatura di una memoria storica che deve accompagnare quotidianamente, per conoscere il passato, capire il presente e intuire il futuro, ma questo trittico, purtroppo, viene regolarmente smentito dai corsi e ricorsi, da un’attualità internazionale che degli errori precedenti non fa lezione, ma replica. Occorre rendere la cultura attiva, applicarla nel bene e agire meglio.

 
 

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