No ai botti di Capodanno, Verona dice no ai giochi pirotecnici

 
 

In linea con tante altre città italiane ed europee, anche il Comune di Verona ha scelto di non effettuare alcun gioco pirotecnico in piazza Bra durante i festeggiamenti per l’arrivo del nuovo anno, con l’obiettivo di salvaguardare maggiormente l’incolumità pubblica, la sicurezza urbana, la quiete delle persone più fragili ed evitare i rischi di incendio, così come i disagi degli animali domestici, come già previsto dall’art. 30bis del Regolamento di Polizia locale del 2018. Scelta condivisa anche con la Questura di Verona.

Già da tempo è vietato sul territorio comunale far esplodere botti e petardi in presenza di persone ed animali e a meno di 500 metri da ricoveri, cliniche, ospedali, case di cura, scuole, condomini, centri abitati, luoghi pubblici e privati aperti al pubblico, siti di Interesse Comunitario, aree naturalistiche e oasi protette, strutture spazi verdi e pubblici destinati ad animali d’affezione. E’ altresì vietato condurre in qualsiasi momento animali d’affezione, in particolare cani e gatti, in luoghi dove vengono effettuati spettacoli pirotecnici autorizzati.

“Anche su questo tema serve un cambio culturale – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Jacopo Buffolo, che ha curato l’evento di Capodanno –, che passa sia da una maggiore politica di sensibilizzazione della cittadinanza che attraverso i buoni esempi, come la decisione presa quest’anno di non effettuare in piazza Bra i fuochi. Tante altre città grandi e piccole hanno fatto da tempo questa scelta che abbiamo ritenuto di condividere”.

Oltre a Verona sono numerose le città italiane che, già dallo scorso anno, attraverso specifici divieti sull’utilizzo di botti e di materiale pirotecnico hanno voluto sensibilizzare la popolazione sui temi della sicurezza e della tutela della salute delle persone, degli animali e dell’ambiente.

 
 

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