Raccolta differenziata anno 2019: il Comune di Verona non supera il 50% e paga ancora tributo pieno

 
 

Con la Deliberazione n. 1611 del 24 novembre 2020 (BUR n. 193 del 15/12/2020), la Giunta regionale riconosce le percentuali di Raccolta Differenziata (RD) registrate dalle Amministrazioni Comunali nel 2019 ai fini del pagamento del tributo speciale per il deposito in discarica a partire dal 01.01.2020. Ancora una volta il Comune di Verona non supera il 50% di raccolta differenziata, attestandosi al 49,1% (era 49% nel 2018 e 47,7 nel 2017), pertanto paga tributo in misura piena (25,82 €/t).

Il “tributo speciale” per il conferimento di rifiuti solidi in discarica è stato istituito dallo Stato con la legge 28 dicembre 1995 n. 549, art. 3 ed è destinato a finanziare iniziative in campo ambientale attraverso il versamento dello stesso in un apposito fondo regionale.

L’ammontare del tributo, secondo quanto stabilito dalla norma nazionale, è determinato in funzione dei quantitativi e delle tipologie di rifiuti smaltiti in discarica, nonché, in relazione ad altri aspetti che trovano specifica regolamentazione nella disciplina regionale.

Nella Regione del Veneto la richiamata legge nazionale trova recepimento nell’art. 39 della Legge Regionale del 21.01.2000 n. 3 e nei provvedimenti di Giunta regionale ad esso collegati, in particolare, la D.G.R. n. 288 dell’11.03.2014 con cui è stata approvata, tra l’altro, la procedura e il metodo di calcolo per la certificazione della raccolta differenziata effettuata dai Comuni.

Va ricordato che il comma 5 dell’art. 39 della L.R. 3/2000 prevede che le riduzioni del tributo speciale, conseguenti al raggiungimento di determinati obiettivi di raccolta differenziata da parte dei Comuni, possano essere riconosciute dalla Giunta regionale solo a seguito di verifiche effettuate dall’ARPAV. Quest’ultimo con nota del 03.11.2020 ha comunicato la conclusione della procedura di certificazione per i dati relativi all’anno 2019, nel rispetto di quanto previsto dalla D.G.R. n. 288/2014 (qui Rapporto rifiuti urbani Edizione 2020 – Produzione e Gestione anno 2019).

In particolare, con la succitata nota l’Agenzia ha evidenziato che:

  • la certificazione è stata completata per tutti i 563 Comuni;
  • 13 sono i Comuni che non superano il 50% di raccolta differenziata e pertanto soggetti al pagamento del tributo in misura piena (25,82 €/t), tra cui il Comune di Verona;
  • 34 Comuni presentano una percentuale di raccolta differenziata compresa tra 50% e 65% e quindi dette Amministrazioni sono soggette al pagamento del tributo nella misura del 65% (16,78 €/t);
  • i restanti 516 comuni superano l’obiettivo del 65% e pertanto pagano il tributo in misura minima (7,75 €/t).

Nella medesima nota, l’Agenzia regionale, all’allegato A, fa presente che:

  1. i Comuni di Affi, Calvene, Monticello Conte Otto, Valli del Pasubio e Zanè non hanno rispettato la scadenza del 28.02.2020 per la trasmissione della documentazione, non osservando così gli obblighi amministrativi stabiliti dalla D.G.R. n. 288/2014;
  2. i Comuni di Erbezzo, Ferrara di Montebaldo, Laghi e Sant’Anna di Alfaedo non hanno ancora provveduto a realizzare, almeno, la raccolta differenziata della frazione verde, di quella putrescibile, di carta, metalli, plastica e vetro, contravvenendo a quanto stabilito dalla normativa nazionale e regionale.

Considerato lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 in corso durante il 2020 ai Comuni di cui ai punti 1 e 2 non si applicheranno i provvedimenti sanzionatori previsti.

Per quanto riguarda i dati del Comune di Verona (Bacino Territoriale Verona Città) riferiti al 31/12/2019, si segnala che a fronte di 259.154 abitanti insistono 125.166 utenze domestiche, 120.163 utenze non domestiche mentre sono 889 le adesioni al compostaggio domestico.

La Produzione totale di rifiuti, sempre riferita all’anno 2019, ammonta a 135.487 t con una produzione pro capite 523 kg/ab.

La Raccolta differenziata ammonta al 49,1 % applicando il calcolo come da DGRV 288/14, mentre si attesta al 52,9 % utilizzando il Metodo ISPRA – DM 26/05/2016. Per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti avviati al recupero i dati ARPAV indicano che:

Rifiuti                 tonnellate   

  • FORSU                   22.428        (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano)
  • Verde                       1.937
  • Vetro                        9.799
  • Carta e cartone       17.026
  • Plastica                       378
  • Imballaggi metallici        58
  • Multimateriale           8.118
  • RAEE                           722
  • Altro Recuperabile      4.029
  • Rifiuti Particolari           147
  • Rifiuti ingombranti      3.798
  • EER 200301,200203  64.233
  • Spazzamento              2.814

A livello regionale i dati relativi all’anno 2019, raccolti ed elaborati dall’Osservatorio regionale Rifiuti, sono presentati nel presente  Rapporto che sintetizza la situazione attuale, offrendo preziosi elementi di conoscenza sui quali costruire gli strumenti per realizzare l’economia circolare nella regione, basata sulla prevenzione e il recupero dei rifiuti. I numeri del 2019 confermano una percentuale di raccolta differenziata del 74,7% e la totalità delle frazioni raccolte in maniera differenziata avviata a recupero di materia. Da quest’anno il Rapporto Rifiuti si suddivide in due parti. La parte A approfondisce i dati a livello regionale relativamente alla produzione e gestione dei rifiuti urbani con un capitolo dedicato all’aggiornamento dei principali indicatori del Piano Regionale Rifiuti. La parte B rappresenta un’analisi per singolo bacino territoriale e riporta le principali informazioni (produzione, raccolta differenziata, residuo, % raccolta differenziata) con dettaglio comunale.

Andamento della produzione di rifiuto urbano nel Veneto. Anni 2000 – 2019.

La produzione totale di rifiuti urbani si può considerare pressoché stabile negli ultimi anni raggiungendo, nel 2019, 2,311 milioni di t. La produzione pro capite regionale aumenta dell’1% rispetto all’anno precedente passando da 466 kg a 471 kg (1,29 kg/ abitante).

La percentuale di raccolta differenziata (RD) in Veneto. Anno 2019.

La raccolta differenziata in Veneto nel 2019, calcolata secondo il metodo della DGRV 288/14, si attesta al 69,5%. A livello di Bacino tutti superano la media nazionale (58,1% dato ISPRA 2018) tranne Verona Città e Padova Centro, e otto bacini anche l’obiettivo normativo del 65%. Belluno, Destra Piave, e Sinistra Piave superano inoltre l’obiettivo del 76% previsto dal Piano Regionale per il 2020, a cui risulta molto prossimo anche Verona Sud (75,5%).

Distribuzione dei comuni in base agli obiettivi di raccolta differenziata raggiunti. Anno 2019.

Nel 2019 i Comuni che hanno superato l’obiettivo del 65% sono 502, il 77% della popolazione, mentre 223, il 36% della popolazione, hanno già raggiunto l’obiettivo previsto dal Piano Regionale dei Rifiuti (76%). Una delle componenti chiave per il raggiungimento di questi risultati è l’organizzazione capillare della raccolta differenziata che risponde alle esigenze del territorio, informando e responsabilizzando tutti i soggetti coinvolti. Sono 60 i Comuni che restano ancora sotto l’obiettivo di legge.

Destinazione dei rifiuti urbani nel Veneto rispetto al totale rifiuto prodotto. Anno 2019.

Nel 2019 la gestione dei rifiuti urbani conserva in Veneto le sue peculiari caratteristiche di eccellenza, riconducibili alla massimizzazione del recupero a fronte del ricorso sempre più marginale alla discarica. L’analisi del trend delle diverse forme di gestione negli anni rivela un progressivo aumento del recupero di materia, a cui vengono destinate da qualche anno anche frazioni storicamente destinate alla discarica (es. spazzamento, ingombranti e EER 200301). La gestione dei rifiuti urbani prodotti è caratterizzata da:

  • un elevato quantitativo di rifiuti avviati a recupero di materia (organico, frazioni secche recuperabili – carta, vetro, plastica, legno, RAEE, spazzamento e ingombranti),
  • una quota significativa di rifiuti avviati a trattamento per la produzione di CSS (Combustibile Solido Secondario) e a termovalorizzazione,
  • un ridotto conferimento in discarica del rifiuto residuo.

Gestione

 

Indice di recupero di materia (IR) anno 2019.

L’applicazione delle percentuali di recupero ai quantitativi di rifiuti prodotti nel 2019 in Veneto ha permesso di ricavare l’indice di recupero IR pari a 68% dei rifiuti urbani raccolti.

L’indice rappresenta una stima delle quantità di materia, proveniente dalle attività di trattamento del rifiuto urbano, reimmessa in un ciclo produttivo industriale, rispetto al totale dei rifiuti prodotti. L’indice IR viene calcolato associando, ad ogni singola frazione di rifiuto, le percentuali di recupero ricavate dalle analisi merceologiche eseguite nel corso degli anni dall’Osservatorio Regionale Rifiuti, dall’Università di Padova – Dipartimento IMAGE, dai Consorzi di filiera del sistema CONAI, dagli impianti stessi, da studi specifici svolti da enti e istituzioni, oltre che da informazioni bibliografiche.

Nella tabella che segue si riportano gli indici IR relativi ai singoli Bacini per gli anni 2015-2019.

IR

Alberto Speciale

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Allegati.

Rapporto sulla Produzione e Gestione dei Rifiuti Urbani nel Veneto Anno 2019:

Fascicoli per Bacino Territoriale.

 

 

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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