Filobus – Barini entra a gamba tesa su Zavarise. Aria di crisi a Palazzo Barbieri

 
 

E’ necessario ricorrere al dizionario della lingua italiana per ricordare l’etimologia e risvegliare la semantica del termine “Assessore”, quale membro della Giunta comunale, a cui è affidata la direzione del settore qualificante di riferimento nella propria amministrazione.

Preferisce partire da qui l’Assessore al Commercio Nicolò Zavarise, sconcertato dall’attacco frontale di Francesco Barini, Presidente Amt, intervenuto sulla questione posti auto di via Palladio a margine dei lavori del Filobus.

L’affondo, scomposto per tempi, modi e completamente vuoto di diplomazia, colpisce di scimitarra laddove Barini si sorprende che “solo adesso l’Assessore al Commercio, scopre che la Filovia avrà un impatto sulla sosta lungo il percorso. Probabilmente ha ragione l’Assessore regionale Caner quando gli consiglia di leggere le carte prima di parlare, così da non rischiare di fare brutta figura come in questo caso”.

Una stilettata che si legge Filobus, ma che ha il sapore di qualcos’altro, di un “redde rationem” diverso. Da qualche giorno infatti, a Palazzo Barbieri serpeggia il velato dissapore di Battiti nei confronti della Lega, a testimonianza di quelle transumanze che hanno portato Assessori e Consiglieri ad approdare nel Carroccio veronese, come se Zavarise fosse il padrone del libero arbitrio altrui..

Un’invettiva decisamente carica di veleno, che assomiglia a quelle prese di posizione del bambino che al parco giochi detta le sue regole, pena la requisizione del pallone. Infatti, incurante della delega al Commercio, propria dell’Assessore Zavarise, Barini insiste: “i commercianti di via Palladio sono già stati incontrati dal sottoscritto assieme ai tecnici di Amt, Comune, Direzione Lavori e impresa ancora a metà luglio per chiarire gli aspetti della modifica della viabilità a seguito dei cantieri della Filovia. In quell’occasione è stato stabilito di salvare alcuni posti auto tramite lo spostamento di due batterie di cassonetti, mentre altri posti potranno essere recuperati in corrispondenza delle fermate che saranno dismesse. Grazie a questo lavoro, di competenza dei tecnici, in tutta via Palladio saranno persi solo 10 posti auto rispetto ai 22 preventivati dal progetto esecutivo”.

Una sorta di diktat non sindacabile. Almeno così vorrebbe il Barini. Trattasi a tutti gli effetti di fuoco amico ad “alzo zero” che si conclude con l’esplicito invito all’Assessore Zavarise, di non dimenticarsi che “ha già ricevuto, ancora il 27 agosto, il piano di riassetto della sosta di via Palladio, che come gli è stato spiegato anche dai tecnici del Comune non prevede come soluzione lo spostamento della banchina di fermata, che eventualmente dovrebbe essere valutato anche dal Ministero dei Trasporti”.

Sculacciata in piena regola insomma, con Barini, pur dall’altro capo del mondo (si trova in Cina con Sboarina, Polato e Gelmetti), che ha deciso di rompere gli indugi e colpire al cuore la Lega veronese, attraverso colui che è identificato come il delfino del Ministro degli Affari Europei Lorenzo Fontana.

Ma restando nel merito della questione, e tornando a significare il valore etimologico di Assessore al Commercio, Zavarise alla scimitarra risponde di fioretto e, seppur con sconcerto, recapita al mittente le puntualizzazioni:

“Tralasciando gli attacchi personali ricevuti – spiega -, preferisco limitarmi a chiarire che il sottoscritto ha svolto esclusivamente il proprio ruolo secondo le funzioni a me assegnate, confrontandomi con gli esercenti e agendo peraltro come suggerito proprio dallo stesso Barini, che con nota di fine agosto da lui menzionata proponeva di presentare il cosiddetto piano della sosta ai commercianti”.

Un incipit che diventa un crescendo rossiniano perché “è doveroso – continua Zavarise – prendere in considerazione le problematiche causate da un cantiere molto impattante, che ha letteralmente ingabbiato i commercianti prospicienti con notevole ed evidente danno alle loro attività.

Il grido che ho raccolto e che ho riportato ai tavoli competenti è quello prima di tutto di limitare al massimo i disagi, sia temporanei che permanenti: ciò che è evitabile nell’immediato, con semplicissimi accorgimenti, è impedire la grave diminuzione di clientela grazie all’apertura di varchi lungo il cantiere, così da permettere un miglior accesso dalla strada ai negozi, ora per decine di metri completamente interclusa”.

“Per questi motivi – conclude l’Assessore non posso sottrarmi ai miei doveri, che mi impongono il confronto diretto con i commercianti ed il riscontro delle loro esigenze, soprattutto se sono di buon senso. Le polemiche non fanno bene a nessuno, è ora di alzarsi dalle poltrone e scendere in strada per capire che il territorio deve essere ascoltato. La fermata non si può spostare? I posti auto vengono ridotti? Bene, si presenti velocemente un piano concreto che valuti nuovi posti auto (ad esempio in via Albere), si comunichino con congruo preavviso l’inizio lavori e si svolgano gli stessi nel più rapido tempo possibile”.

Le reazioni dei consiglieri della Lega 

Simeoni: “Quadrato attorno all’Assessore Zavarise, la priorità è quella di considerare suggerimenti e valutazioni da parte dei commercianti e cittadini, visto che sono i  primi a subire svantaggi economici e disagi sul territorio”

Zelgher: “Nelle sue esternazioni dalla Cina, il Presidente di AMT dovrebbe ricordare che la società da lui guidata è proprietà del Comune, le cui osservazioni pervenutegli attraverso l’assessore Nicolò Zavarise devono esse tenute nella massima considerazione. Non si capisce poi perché il salvataggio di alcuni posti auto, concordato da AMT direttamente con i commercianti, si possa fare, mentre si ponga il veto allo spostamento della fermata invia Palladio”

Bocchi: “Il Presidente Barini ha sicuramente ereditato un progetto non facile ed epocale, i giusti allarmi dei commercianti al loro assessore al commercio, onel mio caso la voce degli ambientalisti preoccupati dei grandi tagli agli alberi in periodo di nidificazione, sono solo espressione del fare bene il nostro lavoro, che è quello di rappresentare i cittadini e portare la loro voce. Sempre. Soprattutto se non si sentono ancora garantiti. Barini non si senta attaccato ma solo vigilato, come è nostro dovere fare”

Rossi: “Zavarise ha svolto esclusivamente il proprio ruolo di Assessore al Commercio, come giusto che sia, raccogliendo le criticità di chi soffre le problematiche di una cantierizzazione che se si fosse gestita meglio, con miglior comunicazione e con più vicinanza al territorio, oggi sarebbe avvertita in modo assolutamente diverso dai cittadini”.

M.C.

 
 

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