Volontariato in Rete: Chiara Tommasini riconfermata alla guida di CSVnet

 
 

Si è svolta ieri a Bologna l’Assemblea dei soci di CSVnet i cui lavori prevedevano, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo 2024, l’elezione del Consiglio direttivo, dei componenti dell’Organo di controllo e del Collegio dei garanti giunti a fine mandato. 

I lavori dell’Assemblea dei 49 CSV italiani (soci di CSVnet) si sono aperti con il messaggio della viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci e i saluti istituzionali della consigliera del Comune di Bologna Cristina Ceretti, l’assessore della Regione Emilia-Romagna (Ambiente, Programmazione territoriale, Mobilità e Trasporti, Infrastrutture) Irene Priolo, insieme poi a Mauro Bosi presidente di Volabo CSV Bologna e della Confederazione regionale dei CSVdell’Emilia Romagna. 
La lunga ed articolata la relazione della presidente uscente Chiara Tommasini che ha toccato i quattro anni di mandato evidenzianone gli obiettivi e traguardi raggiunti e quelli ancora da intraprendere, tra i bisogni contingenti e quelli strategici rappresenta un momento di confronto e riflessione sulla strada percorsa tra tutti i soci ma anche con alcuni dei principali stakeholder del sistema dei Centri di servizio per il volontariato.
Per questo sono stati invitati a partecipare e a portare il proprio contributo Luciano Gallo di ANCI Emilia-Romagna il presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e componente della Fondazione Onc Pierluigi Stefanini, il segretario generale della Fondazione ONC Massimo Giusti e la portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore Vanessa Pallucchi.
Nella relazione di Tommasini ha evidenziato «come la partecipazione attiva è stata la leva su cui il direttivo di CSVnet ha fondato ogni scelta: dalla programmazione, alla visione strategica ed identità. In un tempo in cui l’isolamento rischia di diventare la norma, CSVnet ha scelto la strada più faticosa ma più generativa: quella del confronto, almeno per coloro che hanno voluto e che sono stati disposti a mettersi in gioco. Il Consiglio direttivo ha definito la strategia politica scegliendo di partire dai bisogni, quelli reali, vissuti e raccontati dai territori, perché è lì che il volontariato si radica, cresce e si trasforma.
Questo ascolto ha permesso di riscoprire il valore  della prossimità territoriale, che non è solo una vicinanza fisica, ma una connessione autentica con le comunità, le persone e le sfide quotidiane. In questa impostazione, è stato ricostruito un CSVnet non come un’entità centralista, distante dai territori, ma come una vera e propria piattaforma comune, un luogo di incontro e di confronto dove ciascun Csv potesse sentirsi parte di un sistema condiviso. Una filiera corta.
Laddove è facile arrivare ai nodi. Un sistema in cui la diversità dei territori non è un ostacolo, ma una ricchezza, un motore per immaginare nuovi modi di lavorare insieme e costruire connessioni che fanno la forza della rete.  Tommasini, con il direttivo, ha creduto e crede che la rete non sia semplicemente un insieme di nodi, ma un organismo vivo che respira e cresce attraverso il dialogo, la collaborazione e la capacità di valorizzare le competenze e le energie
di tutti: puntando principalmente sulla intelligenza relazionale».
Chiara Tommasini ha inoltre dato la notizia attesa dell’avvenuta approvazione  dalla Conferenza Stato-Regioni del decreto interministeriale sulla certificazione delle competenza acquisite attraverso il volontariato, un traguardo storico per riconoscere il valore formativo dell’impegno volontario (ne scriverò in uno specifico articolo). Con l’approvazione del decreto significa che, se una persona dedica del tempo a fare volontariato (ad esempio, aiutando in una mensa per i poveri, organizzando eventi culturali, o prestando soccorso), le abilità e le conoscenze che ha sviluppato durante questa esperienza (come la capacità di lavorare in squadra, di gestire progetti, di comunicare efficacemente, di problem solving) potranno essere riconosciute e certificate. Non saranno solo esperienze personali, ma qualcosa di “spendibile”, magari anche a livello professionale o formativo.
Al termine delle votazioni gli eletti, riuniti per nominare gli incarichi all’interno del direttivo, hanno nominato, riconfermandola, Chiara Tommasini presidente di CSVnet per il prossimo quadriennio. 
     «Questa conferma è per me motivo di gratitudine e responsabilità. Inizia ora una nuova fase – ha dichiarato Chiara Tommasiniche ci chiama a rafforzare ancor di più il ruolo dei CSV come presidi per promuovere la cultra del volontariato e la partecipazione attiva».
     Presenti ai lavori anche i CSV del Veneto.
Il prossimo meeting di CSVnet si terrà a novembre nella città di Palermo.

CSVnet è l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv). Nata nel gennaio 2003, associa 49 Csv attivi in Italia e punta a rafforzarne la collaborazione, lo scambio di esperienze e di competenze per meglio realizzarne le finalità. A questo scopo fornisce vari servizi di consulenza, formazione e sostegno e opera per promuovere la cultura del volontariato e fare in modo che la rete dei Csv, con il contributo delle fondazioni di origine bancaria, si consolidi quale sistema di “agenzie per lo sviluppo del volontariato sui territori”.

Alberto Speciale

 

 
 
Alberto Speciale
Classe 1964. Ariete. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa e studiosa, amante della trasparenza con un interesse appassionato, inesauribile, sfacciato, per i fatti degli uomini. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. "Sono responsabile di quel che scrivo non di quel che viene capito"

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