Primo anniversario dell’incidente del bus ungherese

 
 

A un anno dall’incidente in cui persero la vita 17 studenti ungheresi, intrappolati nel bus che li portava a casa da una gita scolastica, la Comunità ungherese ha voluto ricordare i propri concittadini con un Memoriale, da oggi collocato al parco Young di Case Nuove a San Martino Buon Albergo.

Il monumento, realizzato dall’artista Hervé Lóránt Ervin su incarico del Consolato, riporta i nomi delle diciassette vittime dell’incidente stradale, avvenuto il 20 gennaio dell’anno scorso, in prossimità dell’uscita del casello di Verona Est.

Il memoriale è situato nell’area verde del quartiere di Case Nuove, al confine con l’autostrada, a ridosso del punto in cui è avvenuto l’incidente.

Una cerimonia raccolta e riservata, quella di ieri mattina, a cui hanno partecipato l’Ambasciatore di Ungheria a Roma Ádám Zoltán Kovács, il console generale di Ungheria a Milano Jenő Csiszár, il Console Márk Berényi e i famigliari delle vittime.

Presenti anche il sindaco di Verona, insieme al Prefetto Salvatore Mulas, alle autorità civili e ai rappresentati della Forze dell’Ordine.

Non posso che stringermi alla commozione dei presenti – ha detto il sindaco -, Ci sono situazioni in cui le parole non servono, davanti a un dolore di portata inimmaginabile come questo.

Come cittadino, e come futuro padre, il pensiero va ai genitori dei 17 ragazzi morti nell’incidente. Non so come e con quale forza, ma la vita ci chiede di andare avanti, di avere fede, di trovare delle ragioni più forti del dolore.

Come amministratore, il mio impegno sarà sempre rivolto a non dimenticare questo tragico evento come monito per le istituzioni chiamate a garantire la sicurezza dei cittadini”.

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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