“E il settimo giorno Dio si riposò da tutte le opere che aveva…”
Così è scritto in uno dei più antichi manoscritti della storia della conoscenza mondiale.
Allo stesso modo, a centinaia di secoli di distanza, uno dei più antichi mestieri dell’homo sapiens – la politica – non smette di affascinare, discutere e sognare.
Lasciandoci alle spalle per un attimo l’incipit “biblico” ecco l’ultimo botta&risposta (in ordine cronologico) tra l’ex (forse) leghista Mauro Bonato e – di fatto – l’intera segreteria cittadina (e non solo) della Lega.
È proprio l’ex parlamentare a riprendere la questione lanciando uno stralo al vice-commissario provinciale della Lega di Verona nonché Presidente della III Circoscrizione Nicolò Zavarise: “Mi piacerebbe conoscere in quale istituto ha frequentato le scuole elementari, perché appare evidente che non gli hanno insegnato a leggere la lingua italiana. Lo invito a studiare il regolamento comunale visto che prossimamente verrà nominato assessore in barba ai cittadini che lo hanno voluto in Circoscrizione.
Non parlo a titolo personale – chiarisce Bonato – ma in veste istituzionale. Se ne faccia una ragione: con Federico Sboarina sindaco, mi sento legittimato a parlare a nome del gruppo dove sono stato eletto”.
È benzina sul fuoco.
Si infiamma la polemica, con la sezione scaligera del Partito che dimostra solidarietà a Zavarise: “Giunta e gruppo consigliare della Lega lavorano sinergicamente e in armonia; i consiglieri guidati dalla neo-capogruppo Anna Grassi si concentrano sui temi importanti per la città e trovo strumentali – sentenzia il vicesindaco di Verona con delega ai rapporti Luca Zanotto – le polemiche innescate.
“Mauro Bonato, già traditore della Lega nel ’94, da quando è stato espulso dal Movimento non parla più a nome del medesimo“.
Sulla questione interviene anche il senatore e segretario cittadino della Lega Paolo Tosato: “Le politiche del Comune sulla famiglia sono in linea con il programma amministrativo che ha portato all’elezione Sboarina due anni fa. La Lega dà quotidianamente attuazione agli impegni assunti e il fatto che Bonato non condivida contenuti programmatici è sintomo di personale malessere che non può che sfociare con l’uscita dal gruppo consiliare. Chi non si sente rappresentato dal movimento è ovvio che debba abbandonare“.
Condividono Anna Grassi e tutti gli altri 5 consiglieri comunali tesserati lega: “Bonato è un ex militante, da tempo espulso, che parla a titolo esclusivamente personale. La rottura è antecedente al Congresso Mondiale delle Famiglie e la Lega a Palazzo Barbieri si riconosce unicamente nell’operato del Ministro Fontana, a cui va la nostra stima per il lavoro che sta svolgendo, che ha portato il governo a investire 3 miliardi per il sociale e i cittadini con disabilità.
Il sale nella coda finale: Zavarise invita Bonato ad intraprendere un dialogo, prima di tutto con se stesso e non solo con i media, portando rispetto per la sua dignità in coerenza con le proprie posizioni politiche. Evidentemente non hanno nulla a che fare con il gruppo consiliare di cui solo formalmente fa parte“.