Chiudo il percorso pedonale del Parco delle Mura sul tratto di San Zeno in Monte

 
 

Il parco delle mura sconta anni di immobilismo e scarse risorse stanziate per le manutenzioni e la situazione è evidente ed in progressivo peggioramento.

A dirlo è l’associazione Legambiente Verona, associazione che storicamente si  occupa della valorizzazione di alcuni tratti di fortificazione.

La scarsa manutenzione della cinta magistrale e del patrimonio della fortificazione è sotto gli occhi di tutti, ma un evento accaduto a febbraio scorso, il crollo di un tratto di muro sul sentiero di San Zeno in Monte, ha interrotto definitivamente uno dei percorsi più suggestivi e visitati del Parco delle Mura. Non si tratta del crollo delle mura storiche, ma del muro perimetrale di confine con un’area privata, che ha interessato, al fine di garantire la sicurezza dei passanti, la chiusura del tratto pedonale interno alle mura  da parte degli uffici dell’Edilizia Monumentale del Comune, area frequentatissima da centinaia di persone al giorno che con la bella stagione ormai esplosa si trovano costretti a dover fare marcia indietro.

Il crollo, avvenuto di recente, non è il primo su quel tratto; analoghi eventi hanno interessato il medesimo percorso negli anni scorsi: il 13/07/2021 un crollo è avvenuto sullo stesso muro perimetrale, il 21/12/2021 il muro perimetrale privato in corrispondenza di Castel San Felice ha subito un crollo importante cui era seguito un sopralluogo di tecnici comunali. Per i casi citati sono seguiti interventi provvisori limitati a segnaletica parziale e recinzioni. Altri crolli nelle aree limitrofe hanno interessato la Cinta Magistrale, per esempio sul percorso pedonale a ridosso interrotto al transito pedonale in corrispondenza della scalinata di via Castel San Felice, transennata da diversi anni, senza che sia stata approntata alcuna soluzione di recupero. 

La zona, di San Zeno in Monte, ad oggi frequentatissima, è oggetto dal 2008 di un intervento di recupero da parte dell’associazione Comitato per il Verde e dai volontari di Legambiente che in collaborazione con il coordinamento Giardini del Comune di Verona hanno riaperto il percorso lungo le mura sottraendolo alla vegetazione infestante.

Tale impegno quotidiano, che prosegue tutt’ora, ha portato ad un progressivo recupero di quest’area del Parco delle Mura che ad oggi è forse l’unico percorso nel verde della zona di Veronetta, percorso da cittadini che ogni giorno frequentano la zona.

Vista la situazione attuale e pregressa, la domanda che Legambiente si pone riguarda l’effettiva capacità di gestione del patrimonio fortificatorio alla luce della recente e passata gestione di questi beni, che grazie al federalismo demaniale, dal 2012 hanno iniziato ad essere oggetto di un passaggio di proprietà dal Demanio dello Stato al Comune di Verona. Alla luce dei recenti eventi, che pongono una riflessione visto l’impatto che hanno sulla città, e visti i pregressi gestionali, ci si domanda come il Comune intenda muoversi per garantire nel futuro la gestione del patrimonio della fortificazione, che forze economiche e progettuali intenda mettere in campo vista l’evidente attuale inadeguatezza, il dubbio è che la cinta magistrale ed i forti che passeranno di proprietà rischino di diventare aree senza destinazione, un fardello che l’amministrazione non sarà in grado di gestire in termini di capacità progettuali e di risorse finanziarie

 
 

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