Tezenis, Udom si presenta :”Qui c’è tutto per fare bene”

 
 

Nella mattinata il neo tesserato della Scaligera Basket Verona, Mattia Udom, ha preso parte all’incontro con la stampa all’interno della sede di Via Cristofoli. In seguito le sue dichiarazioni:

Mi piace giocare di squadra, mi piace creare con gli altri. Con l’aiuto di coach Dalmonte posso crescere. Voglio migliorare il mio bagaglio tecnico offensivo. Negli anni passati i progressi nella fase d’attacco mi hanno fatto prendere sempre più tiri, capiremo quando saremo in campo se accadrà lo stesso anche stavolta. La decisione spetta naturalmente al coach e da come dovrà girare la squadra. Entro a far parte in un gruppo giovane di cui però sono uno dei più vecchi. Questo servirà a responsabilizzarmi ulteriormente, da parte mia proverò a dare una mano ai miei compagni in ogni modo”. Udom parte da difesa e rimbalzi, convinto di essere arrivato in una società seria e con idee chiare

“Certo, anche Dalmonte ha influito nella mia scelta. Mi ha già allenato nella Nazionale Sperimentale, è stato importante per me. Averlo ancora come allenatore è un’occasione che non voglio sprecare. Chi è Mattia Udom? Io sono così, come mi vedete. Devo molto ai miei genitori. Mio padre, nigeriano, fa l’architetto. È arrivato a Firenze giovanissimo, non credo sia stato facilissimo per lui. Mia madre, parigina, è buyer per un marchio importante. Mi hanno insegnato tanto. Li ammiro molto. La serie fra Biella e Verona? Bellissima, con due bellissime tifoserie di fronte. Sono sincero, non ci aspettavamo di uscire negli ultimi playoff ma giocatori e pubblico dopo gara-2 hanno avuto una reazione incredibile che credo possa rappresentare la base di partenza per la prossima stagione. Amato? Lo conosco bene, è un mio grande amico. Abbiamo trascorso un’estate intera ad allenarci fra Parigi e la Nazionale. Sono sicuro che quest’anno darà ancora di più. Fra quelli che sono rimasti conosco meno Totè, ma l’ho già incontrato da avversario e so che diventerà un ottimo giocatore. Sono stato accolto benissimo, a Verona c’è tutto per fare bene. Sono emozionato, sto cominciando a realizzare ora che giocherò in una società così strutturata ed in una città così importante. Un giocatore non dovrebbe far dipendere la sua scelta dalla città, ma è chiaro che essere a Verona rende tutto più bello. Il punto più alto della mia carriera? La finale contro Torino raggiunta con Agrigento e l’ultima annata, la più bella, proprio a Biella. Il mio idolo ora e il poster da ragazzino? Risposta unica: LeBron James. Lo guardo, lo studio, cerco di imitarlo. E poi ho sempre stimato Mike Hall, dal punto di vista offensivo e per rimbalzi credo che ce ne siano pochi come lui in Europa. Ho tanta voglia di giocare e ottenere tutti insieme dei risultati. E vorremmo farlo naturalmente con l’importantissimo appoggio del pubblico. Devo migliorare il mio approccio mentale e tecnico, stando sempre nella partita da una parte e, tecnicamente, provando ad allargare il campo magari mettendo nel mio bagaglio anche pericolosità nel tiro da tre per agevolare i due nostri americani nelle penetrazioni. Spero di poter crescere come giocatore, sempre all’interno del contesto di gruppo. Le due cose viaggiano di pari passo. Alla fine vince sempre la squadra”.

Pietro Zorzi

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here