Nuova esposizione a Castelvecchio è in biblioteca Frinzi

 
 

Dal 6 ottobre al 7 aprile 2024 il progetto Girolamo Dai Libri, circa 1501 prende vita in due mostre: l’esposizione Ospiti in Galleria al Museo di Castelvecchio,assieme a quella dal titolo Ricerca e Didattica, che ha contestualmente luogo presso la Biblioteca centrale “Arturo Frinzi” dell’Università degli Studi Verona. Queste iniziative costituiscono la tappa conclusiva di un percorso che vede la collaborazione della Fondazione Cariverona, del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona e dei Musei Civici, con il Museo di Castelvecchio.

 

Fulcro del progetto sono due dipinti raffiguranti San Pietro San Giovanni evangelista, realizzati attorno al 1501 dal pittore e miniatore Girolamo Dai Libri per la cappella della Maestà della chiesa di Santa Maria in Organo, e poi dispersi in età moderna sul mercato antiquario prima di essere recuperati nel 2007, grazie a un accorto acquisto da parte di Fondazione Cariverona.

 

Le due tavole, assieme al loro contesto storico e culturale, sono state oggetto della giornata di studi Girolamo Dai Libri, circa 1501, tenutasi il 5 maggio 2022 presso l’ex chiesa di San Pietro in Monastero e si presentano ora ai visitatori di Castelvecchio all’interno del format“Ospiti in Galleria” dopo un accurato restauro a cura di Debora Minotti con la supervisione di Letizia Tasso della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Verona, Rovigo e Vicenza.

 

L’occasione di questa importante collaborazione ha suggerito un ripensamento temporaneo del percorso espositivo della Galleria dei Dipinti del Museo di Castelvecchio, nell’ottica di un museo dinamico, capace di riorganizzare parte delle proprie collezioni per sviluppare una riflessione attorno a un periodo particolarmente vivace del panorama pittorico veronese, quello a cavallo tra i due secoli, che rappresenta anche uno snodo cronologico fondamentale all’interno del percorso di Girolamo Dai Libri. Nelle opere di questi anni, come nelle tavole con San Pietro eSan Giovanni e nella Natività con San Giovanni Battista e San Girolamo, detta Presepio dei conigli, il maestro mostra una giovanile esuberanza, un tessuto cromatico smagliante e contrastato proprio dei suoi esordi miniatori, e un’adesione stringente allo stile di Andrea Mantegna, dall’intaglio secco e deciso, che dobbiamo immaginare rinvigorita dalla meditazione sulla pala con la Madonna in gloria con i santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, Benedetto e Girolamo, la cosiddetta Pala Trivulzio, eseguita dal maestro padovano nel 1497 per l’altare maggiore della chiesa di Santa Maria in Organo, confluita nelle raccolte del Castello Sforzesco di Milano.

 

Nella sala della Galleria dei Dipinti dedicata a Giovan Francesco Caroto e a Dai Libri, a fianco delle opere del maestro Dai Libri, anticipati dai suoi esordi miniatori legati all’attività del padre Francesco, anch’esso erede di una famiglia di miniatori, si espongono alcune tele del coetaneo Francesco Morone, che collaborerà in maniera documentata con Girolamo a partire dal 1515, ma che anche in questa fase giovanile evidenzia una forte tangenza con il pittore, forse portato della comune frequentazione della bottega di un altro protagonista del rinascimento cittadino, Domenico Morone.

 

Di Francesco Morone sono esposte le splendide tavole con San Bartolomeo e San Francesco, realizzate come predella della pala con la Crocifissione nella cappella della Croce della chiesa di San Bernardino, e la Lavanda dei piedi, eseguita per la stessa chiesa e facente parte delle collezioni del Museo degli Affreschi G. B. Cavalcaselle. L’affresco staccato con la Madonna con bambino tra i santi Giuseppe, Girolamo, Antonio abate e Rocco, dello stesso maestro, testimonia invece una fase matura e più pacata dello stile del pittore, in dialogo con opere tarde di Girolamo come la Madonna con il bambino, san Giuseppe, l’arcangelo Raffaele e Tobiolo, detta Madonna dell’Ombrellino, e la Vergine tra San Pietro e Sant’Andrea, detta Madonna della Quercia.

 

L’esposizione Ospiti in Galleria offrirà inoltre nuove attività didattiche e visite guidate pensate per adulti e famiglie che verranno condotte dalla Segreteria Didattica dei Musei Civici di Verona e dagli studenti dell’Università degli Studi di Verona.

La mostra didattica Girolamo dai Libri, circa 1501. Ricerca e didattica, tenuta negli ambienti della Biblioteca “A. Frinzi”, ha invece lo scopo di illustrare al pubblico il percorso svolto all’interno del corso universitario del professor Fossaluzza Opere in mostra. A partire dagli elaborati redatti dagli studenti stessi e percorrendo le direzioni e le prospettive di analisi che si possono intraprendere guardando ai due dipinti, la mostra intende esporre i momenti e i metodi della disciplina storico-artistica e restituire al pubblico di utenti e cittadini un’immagine quanto più completa e trasversale sulle due opere.

Gli esiti del percorso di ricerca e valorizzazione, con gli atti della giornata di studi e approfondimenti specifici dedicati alle mostre, saranno divulgati nel volume Girolamo dai Libri circa 1501, inpubblicazione entro i primi mesi del 2024.

Il progetto è stato presentato questa mattina nella sala polifunzionale della Fondazione Cariverona. Sono intervenuti l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, la direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi, il presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco, per l’Università degli Studi di Verona Arnaldo Soldani e la coordinatrice Sistema Bibliotecario Daniela Brunelli, i curatori della mostra Luca Fabbri e Giorgio Fossaluzza e la direttrice di Urbs Picta Jessica Bianchera.

“Un progetto di grande rilevanza, seppure con una quantità limitata di opere limitata sia nel numero che nelle dimensioni e che mette in mostra l’opera di un grande miniatore, che lavora sul piccolo, e che ci fa vedere tutta quella che è la filiera della conservazione, tutela e valorizzazione delle opere d’arte – afferma l’assessora alla Cultura Marta Ugolini -. Un progetto a tutto tondo, che parte dal recupero delle opere andate perse, prosegue con la loro conservazione e arriva allo studio. valore aggiunto è il coinvolgimento dell’Università, non solo come ricerca scientifica ma anche come dati condivisi con gli studenti. Il progetto prosegue con l’attività espositiva nelle sale del Museo di Castelvecchio. Ringraziamo tutte le realtà coinvolte e aspettiamo i cittadini veronesi fino ad aprile per scoprire queste opere”.

“Vorrei evidenziare il valore di questo progetto di rete per la conoscenza, la formazione e la conservazione – ha detto la direttrice dei Musei Civici di Verona Francesca Rossi -. Ci sono tutti gli elementi che dovrebbe avere il museo di oggi per la comunità. Per questo motivo abbiamo colto l’opportunità di lavorare a fianco di studiosi e giovani, a cui si aggiunge Fondazione Cariverona, che da sempre accompagna i progetti dei Musei Civici. È doveroso restituire un patrimonio al pubblico e dare la possibilità di vederlo, un impegno che ci prendiamo dando il massimo apporto”.

“Come Fondazione – spiega il presidente Alessandro Mazzucco – abbiamo sempre creduto fermamente nel ruolo che la cultura, scientifica e umanistica, può svolgere nello sviluppo del territorio. Per questo motivo, negli anni, abbiamo promosso e sostenuto con convinzione iniziative che potessero contribuire a valorizzare il patrimonio della città, favorendo la creazione di reti, la formazione di comunità coese e lo sviluppo di nuove competenze. Lo testimonia bene la storia legata alle due opere recentemente restaurate di Girolamo Dai Libri: attorno a questi dipinti, proprietà della Fondazione, è progressivamente nata una fitta rete di collaborazioni, che ci ha portato a fare squadra e lavorare insieme nell’interesse del bene comune”.

“Innanzitutto porto i saluti del Magnifico Rettore Pier Francesco Nocini che ha seguito questo progetto fin dall’inizio – ha detto il direttore del dipartimento di Culture e civiltà Arnaldo Soldani -. Si tratta di un progetto che si inserisce in un accordo quadro tra l’ateneo e Fondazione Cariverona, che prevede numerose attività riguardanti la collezione di opere d’arte della Fondazione, sia arte antica che moderna. Questo progetto, in particolare, si sviluppa su due assi, da una parte il restauro delle opere, dall’altro la componente di ricerca e di didattica, e infatti, sono state coinvolte studentesse e studenti del corso di laurea magistrale in Arte”.

“Da anni – spiega la direttrice del Sistema bibliotecario di ateneo Daniela Brunelli – le due biblioteche centrali Frinzi e Meneghetti accolgono mostre ideate e promosse dalla comunità accademica, spesso insieme a realtà culturali del territorio. Testimonianza di tale dialogo è il progetto dedicato a Girolami dei Libri che vede la restituzione alla città di alcune opere di rara bellezza, che a Castelvecchio saranno in ideale dialogo con alcuni dipinti che un tempo si trovavano nell’ex convento di San Francesco di Paola, oggi sede della Frinzi. Inoltre, come testimonia il cognome, per il maestro occuparsi di libri è un mestiere di famiglia e nelle opere prese in esame i protagonisti recano in mano un libro. Gli diamo quindi il benvenuto, sperando che tra i libri moderni non si trovino troppo a disagio”.

“Si tratta di un progetto molto coinvolgente per me, tutti noi mettiamo le nostre competenze a servizio e non abbiamo fatto altro che assecondare il percorso di comunicazione di queste due opere – ha affermato Giorgio Fossaluzza, docente di Storia dell’arte moderna in ateneo -. Da sottolineare, poi, il coinvolgimento delle nostre studentesse e studenti, che hanno avuto la possibilità di studiare queste opere da vicino, a tu per tu, senza mediazioni o limitazioni”.

Girolamo Dai Libri

(1474 circa – dopo il 1555)

Nasce a Verona tra 1474 e 1475, figlio del noto miniatore Francesco. Esordisce nel mestiere paterno miniando i grandi libri corali del monastero olivetano di Santa Maria in Organo, tra i principali e più innovatori centri artistici cittadini. 

Tra gli anni Novanta del Quattrocento e i primi del Cinquecento realizza per la stessa chiesa, allora in fase di rinnovamento, le prime opere in pittura: la Deposizione di Cristo, oggi nella parrocchiale di Malcesine, dipinta per la famiglia Da Lisca; il famoso Presepio dei conigli di Castelvecchio, per i Maffei; e, attorno al 1501 appunto, il San Pietro Apostolo e il San Giovanni Evangelista per la cappella della Maestà. Da questo momento in avanti, Girolamo Dai Libri si afferma tra i principali artisti veronesi della sua generazione, accanto all’amico Francesco Morone, e si garantisce prestigiose commissioni in molte chiese della città, da Sant’Anastasia a San Giorgio in Braida.

Muore nel 1555, dopo un’intensa carriera di pittore e miniatore resa presto nota da Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori di Giorgio Vasari.

 

Il riallestimento del percorso espositivo al Museo di Castelvecchio

L’allestimento dell’esposizione Girolamo Dai Libri, 1501 circa all’interno del percorso del Museo di Castelvecchio ha portato a ripensare, seppur temporaneamente, la disposizione delle opere presenti nella sala della Galleria dei Dipinti dedicata a Giovan Francesco Caroto e appunto a Girolamo Dai Libri. Alcune di queste opere, come il Ritratto di Savonarola di Alessandro Bonvicino detto il Moretto, la Madonna in adorazione del bambino di Giovanni Demio, la Salomè di Callisto Piazza e il San Girolamodi Altobello Melone saranno collocate temporaneamente nei depositi, mentre per alcune opere dei fratelli Caroto si prevede uno spostamento e una nuova esposizione ad hoc al Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle. 

 

Per restituire allo stesso tempo l’importanza sulla scena artistica cittadina coeva della figura di Giovan Francesco Caroto, alla quale è stata di recente dedicata una mostra presso il Palazzo della Gran Guardia, Caroto e le arti tra Mantegna e Veronese, si è mantenuto nella sala che ospita l’esposizione il grande ottagono su tela raffigurante Veritas filia temporis, al quale per l’occasione si affiancheranno altre due tele del pittore con L’arcangelo Michele caccia Lucifero e la Tentazione di Cristo, per ricreare idealmente la sala del camerino di Giulio Della Torre dalla quale un tempo tutte queste opere provenivano.

 

Gli altri dipinti di Caroto che dovranno essere spostati dalla sala – la Pietà della lacrima, la Sofonisba, la Madonna con il bambino – verranno esposti prossimamente al Museo degli Affreschi G.B. Cavalcaselle assieme alle altre opere dello stesso maestro già in loco: diverranno spunto per un’importante valorizzazione di una campagna indagini non invasive condotte dal Centro Laniac dell’Università degli Studi di Verona in occasione della recente mostra monografica, che hanno rivelato interessanti dati inediti sui processi creativi e sulla tecnica pittorica utilizzata dall’artista. 

 

Approfondimenti in mostra

Visita guidata dialogata alla scoperta della storia e dell’iconografia degli Ospiti in Galleria

con Emanuele Castoldi e Michele Faustini

domenica 8 ottobre, ore 11 – Museo di Castelvecchio

 

Emanuele Castoldi comincia il terzo anno di dottorato in Scienze archeologiche, storico artistiche e storiche presso l’Università di Verona, curriculum storia dell’arte, sotto la guida dei prof. Giorgio Fossaluzza e Giovanni Fara. Si sta specializzando sull’arte veneziana del Rinascimento, con un progetto di ricerca dedicato alla fase quattro e cinquecentesca della chiesa di Santa Maria degli Angeli di Murano. Nel 2020 ha ottenuto la laurea magistrale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, con una tesi dedicata alla cultura antiquaria nella grafica giovanile di Marcantonio Raimondi, relatore il prof. Giovanni Fara. Un altro interesse di studi riguarda la critica d’arte e l’editoria di ambito museale tra Otto e Novecento. Ha svolto tirocini in soprintendenza, musei, case editrici e attualmente collabora con la redazione della rivista MDCCC 1800 di Edizioni Ca’ Foscari.

Michele Faustini ha conseguito la laurea magistrale in Arte all’Università di Verona, presso la quale dal 1 ottobre svolge il dottorato di ricerca in ambito storico-artistico. I suoi interessi si concentrano sul Cinquecento e primo Seicento veronese e in particolare sulle poco conosciute dinastie artistiche dei Cicogna e dei Ligozzi. Parallelamente, studia l’iconografia della moda maschile nei suoi aspetti formali e comunicativi di questo stesso periodo.

 

Visite guidate e attività didattiche 

Museo di Castelvecchio

 

Sono in programma visite guidate gratuite e attività per bambine e bambini dai 6 ai 12 anni che verranno condotte dalle operatrici della Sezione Didattica dei Musei Civici di Verona e dagli studenti dell’Università degli Studi di Verona. 

 

·        domenica 22 ottobre, ore 11 – visita guidata per adulti

·        domenica 29 ottobre, ore 11 – visita guidata per adulti

·        domenica 12 novembre

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 19 novembre, ore 11 – visita guidata per adulti

·        domenica 26 novembre

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 10 dicembre

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 17 dicembre

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 24 gennaio, ore 11 – visita guidata per adulti

·        domenica 21 gennaio

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 11 febbraio

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 18 febbraio, ore 11 – visita guidata per adulti

·        domenica 25 febbraio

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 10 marzo

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

·        domenica 17 marzo, ore 11 – visita guidata per adulti

·        domenica 24 marzo

◦      ore 11 visita guidata per adulti

◦      ore 15 visita guidata per famiglie (bambine e bambini 6-12 anni)

 

Le visite durano un’ora e sono gratuite: si paga solo l’ingresso al museo secondo le tariffe vigore del Museo di Castelvecchio. La prenotazione è obbligatoria.

Informazioni e prenotazioni
Segreteria didattica dei Musei del Comune di Verona Cooperativa Le Macchine Celibi
dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16, il sabato dalle 9 alle 13

tel. 045 8036353 – 045 597140 – [email protected]

 
 

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