Adige Docks, il degrado non si risolve con ordinanze ma dialogando con i proprietari

 
 

“Il degrado di Adige Docks non si risolve a suon di ordinanze contro i nuovi proprietari dell’area, ma confrontandosi seriamente con loro, in modo che siano incentivati a investire per riqualificare quel sito. Se Tommasi se ne assumerà l’impegno, noi su questo saremo pronti a dargli una mano”.  

A dirlo Flavio Tosi, deputato di Forza Italia, dopo l’aggressione alle ex officine ferroviarie, oggi Adige Docks, di quattro malviventi stranieri a una ragazza per tentare di rapire il suo cane. 

Tosi ricorda che “Adige Docks da anni è una vastissima area degradata e insicura, non a caso la mia amministrazione aveva presentato un progetto dettagliato pubblico-privato di recupero, attraverso la realizzazione di un grande impianto sportivo. Purtroppo, chi è venuto dopo di noi ha cambiato le condizioni e aggravato gli oneri a carico della vecchia proprietà e così il progetto è diventato non redditizio per gli investitori. Oggi ad Adige Docks ci sono nuovi proprietari che hanno voglia e possibilità di recuperare quell’area, ma Sindaco e amministrazione hanno il dovere di dialogare con loro”. Tosi è ancora più diretto: “Anziché mettere ostacoli burocratici e paletti urbanistici troppo rigidi, il Comune definisca concretamente con la nuova proprietà quali possono essere le reali condizioni per la sostenibilità di un nuovo progetto pubblico-privato, che riqualifichi Adige Doks nell’interesse sia della città e del quartiere di Porto San Pancrazio che degli investitori. Noi siamo liberali e liberisti, siamo a favore degli investimenti privati e crediamo che la politica debba incentivarli e svilupparli. Non vorrei che Tommasi e la sinistra, con il loro approccio dirigista, bloccassero tutto”.  

 
 

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