Le tappe del mito di Romeo e Giulietta in Gran Guardia

 
 

Sono secoli che visitatori da tutto il mondo vengono a Verona alla ricerca dei luoghi di Giulietta e Romeo. Lo testimonia l’ampia produzione letteraria dell’inizio Ottocento, che raccontano di viaggiatori europei che in Verona trovavano l’autentica incarnazione dello spirito shakespeariano.

Le tappe del mito di Romeo e Giulietta saranno ripercorse nel sesto incontro del ciclo di conferenze organizzate dai Musei civici. L’appuntamento è per martedì 14 febbraio, alle 17.30 in Gran Guardia.
Ospiti Fausta Piccoli, curatrice e responsabile delle biblioteche e degli archivi dei Musei civici di Verona.

La conferenza si inserisce nelle iniziative di Verona in Love, in programma in occasione di San Valentino.

Il mito e la storia. Si sente spesso dire che luoghi di Romeo e Giulietta a Verona siano un’invenzione, un ‘falso’ novecentesco di Antonio Avena.

L’allestimento elaborato tra gli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso dal direttore dei Musei Civici, che suggellò l’aspetto attuale della Casa e della tomba di Giulietta, è preceduto da una storia di secoli legata al mito dei due innamorati e ancora poco nota.

La tomba di Giulietta fu identificata nella seconda metà del Cinquecento, immediatamente dopo la diffusione della novella su Romeo e Giulietta di Luigi da Porto – e prima che la tragedia di William Shakespeare fosse messa in scena a Londra nel 1596 -, mentre risalgono all’inizio del Settecento le prime visite al sepolcro della giovane presso San Francesco al Corso da parte dei viaggiatori europei, nel corso del loro Gran Tour.

I loro ricordi emozionati ebbero ben presto larga eco in tutta Europa grazie alla pubblicazione di un’ampia letteratura di viaggio che portò la Tomba di Giulietta, già alla fine del Settecento, a divenire un’irrinunciabile mèta di ‘pellegrinaggio’ romantico. In quegli stessi anni, i viaggiatori iniziarono a chiedersi se a Verona esistesse anche la Casa di Giulietta, che fu quindi identificata nella casatorre prospiciente via Cappello, grazie allo stemma del cappello ancora oggi conservato.

All’inizio dell’Ottocento, la ‘scoperta’ europea dei luoghi di Giulietta divenne un vero e proprio ‘fenomeno di massa’, in una straordinaria fioritura di racconti di viaggio di letterati, poeti, intellettuali di tutta Europa, che in Verona trovavano l’autentica incarnazione dello spirito shakespeariano.

Tutte le informazioni sull’evento sul sito dei Musei civici.

La partecipazione alla conferenza è consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, non è necessaria la prenotazione.

 
 

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