In Gran Guardia convegno “rischio di infiltrazioni mafiose nei grandi eventi“

 
 

Si è svolto questo pomeriggio in Gran Guardia il convegno “Il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nella realizzazione di opere pubbliche collegate alle Olimpiadi Milano Cortina 2026”. L’appuntamento è la prima tappa di un percorso partecipato per i cittadini e le amministrazioni organizzato dall’Associazione “Libera contro le mafie” unitamente a CIPRA, Italia Nostra, Legambiente Onlus, Mountain Wilderness Italia, WWF Italia e patrocinato dal Comune di Verona.

L’evento si inserisce all’interno del progetto “Staffetta Olimpiadi Milano – Cortina 2026”, un programma di cinque incontri in altrettante località, tra cui Belluno e Cortina, che si svolgeranno nei mesi di febbraio e marzo il cui intento è informare i cittadini nei vari territori sui possibili rischi e impatti connessi ai grandi eventi.

Il tema trattato oggi a Verona verteva sul rischio di presenza della criminalità organizzata, in vista anche della “XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, che sarà celebrata il prossimo 21 marzo a Milano.

Presenti gli assessori alla Sicurezza Stefania Zivelonghi e al Bilancio Michele Bertucco.

“Un evento importante a cui teniamo particolarmente – ha dichiarato l’assessora Zivelonghi – organizzato dall’associazione ‘Libera contro le mafie’, a cui il Comune di Verona è vicino, essendo fra le realtà pubbliche iscritte ad Avviso Pubblico. La tematica è incentrata sull’evento olimpico di Milano Cortina 2026, una grande opportunità per tutti i territori coinvolti, ma altresì una manifestazione sulla quale ‘Libera’ focalizza anche alcuni aspetti di rischio fisiologicamente connessi. Nella tappa veronese si fa oggi il punto sul pericolo di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata e delle misure di prevenzione che è possibile mettere in campo”.

Intervenuti all’incontro Nicoletta Parisi, professore ordinario f.r. di diritto internazionale dell’Università di Catania e già membro del Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione ANAC, e il giornalista e direttore del Centro di documentazione ed inchiesta sulla criminalità organizzata del Veneto Gianni Belloni.

 
 

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