Esame professionale per avvocati con record di bocciati in Veneto: il caso in parlamento

 
 

Una débâcle senza precedenti: meno di un terzo dei candidati ammessi alla fase orale, la percentuale più bassa d’Italia, se si esclude il caso di Caltanissetta. Soprattutto, senza precedenti nella storia recente dei candidati della regione. La Corte d’Appello di Bologna e di Campobasso, che ha corretto le prove, ha ammesso solo 377 candidati su 1162 (il 32,4%) alla fase orale. Numeri anomali, che hanno fatto rumore e sono stati riportati dalla stampa. Ora il caso approda in parlamento, con un’interrogazione al ministro della Giustizia, in cui viene richiesta anche un’ispezione ministeriale presso le Corti d’Appello che sono state coinvolte per la correzione.

“Va fatta chiarezza – spiega Francesca Businarolo, deputata del Movimento 5 Stelle che presenterà l’interrogazione – perché, al di là dei numeri, molte prove sono state restituite in “bianco”. Nessuno sindaca sui metri di valutazione utilizzati dalla commissione, ma i candidati hanno il diritto a sapere cosa gli è stato contestato in una prova giudicata negativa. Per questo chiediamo al ministro di fare chiarezza sui criteri per la correzione e sulle competenze tecniche richieste ai commissari. Chiediamo, inoltre, che venga valutata l’opportunità di procedere ad un’ispezione ministeriale presso la sedi di esame coinvolte, per stabilire se la correzione degli elaborati abbia presentato elementi riconducibili all’eccesso di potere per presupposti erronei, difetto di istruttoria illogicità e contraddittorietà dei giudizi”.

 
 

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