Droga e criminalità in città

 
 

LETTERE ALLA REDAZIONE

“Dal brasiliano già noto alle forze dell’ordine, al tunisino con mezzo chilo di eroina, al gruppo di ladri albanesi intenti a forzare la porta di una pizzeria, allo spaccio in tutta la zona stazione ferroviaria, alla mafia nigeriana, al degrado e ai bivacchi possiamo dire che la situazione a Verona sia tutta “rose e fiori”..

Questo è il commento di Gian Maria Vedovi portavoce del Bastione Veronese, che continua poi rimarcando il fatto che Verona sia divenuta di nuovo, scalo per la droga e zona franca per i venditori di morte – “stiamo assistendo ad una crescita esponenziale dello smercio di droga, e sempre per mano straniera ” -tuona Vedovi, – ” la criminalità straniera e il degrado stanno prendendo sempre più piede, e di certo con proclami e mini blitz contro senza tetto non risolve di fatto un problema sempre più ampio. Abbiamo intere zone abbandonate a se stesse come la stazione di Porta Vescovo e quartieri di periferia con molteplici problematiche. E l’amministrazione? Salvo qualche consigliere, concentra il proprio “operato” sulla movida ed esercenti quest’ultimi lasciati soli nel momento più buio di quest’anno quando vi fu la chiusura per il covid-19, per poi vedersi “controllati” e vessati con restrizioni e altro.” – conclude Vedovi – “come in tutta la provincia, il problema dell’insicurezza è molto sentito, come in tutta la regione, ed è giunto il tempo di prendere seriamente la cosa e cercare una soluzione drastica per la sicurezza dei nostri cittadini e per il futuro dei nostri figli.”

Gian Maria Vedovi portavoce del Bastione Veronese

 
 

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