D’Arienzo: “Il Circolo Unificato è parte integrante del mondo militare. Giù le mani”

 
 

“I grillini veronesi hanno chiesto al Ministro della Difesa di chiudere il Circolo unificato che ha sede in Castelvecchio, dimostrando la più agguerrita avversione a tutto ciò che veste le stellette. Le grida rivolte al Ministro della Difesa per chiedere che i locali di Castelvecchio occupati dal Circolo Unificato siano consegnati al Comune di Verona hanno motivazioni tragicomiche: come i peggiori azzeccagarbugli, tirano fuori un insieme di leggi, mozioni comunali e valutazioni sul ristorante che nulla potranno in questo settore”.

Vincenzo D’Arienzo, Senatore del Partito Democratico, contesta con forza l’iniziativa del Movimento 5 Stelle.

“Le norme richiamate in causa – continua il parlamentare – sono superate dall’art. 56-bis del “Decreto del Fare” (decreto-legge 21.6.2013, n.69) che ha dettato la nuova procedura per il trasferimento dei beni immobili dello Stato agli enti territoriali fissando il termine perentorio per farne richiesta dal 1° settembre 2013 al 30 novembre 2013. In secondo luogo, la mozione del Consiglio Comunale era palesemente fuori tempo e, pertanto, oggi possiamo definirla una mera dichiarazione di intenti. Farne un pilastro per chiederne al Ministro il rispetto non solo fa ridere, ma si presta ad una risposta ovvia: l’attuale Amministrazione è favorevole?

Stucchevole il fatto che deve essere consegnata alla città un luogo…”perché è l’unico ristorante che si affaccia sull’Adige”.

In ogni caso, i grillini tradiscono, ancora una volta, la loro avversione ideologica al mondo militare. Lo vedono con fastidio. Un Circolo, che per tutti i militari in servizio ed in pensione è sempre stato baluardo di conquiste fatte con anni di sacrifici perché rappresenta il riconoscimento primo verso il personale per favorirne il benessere, viene definito volgarmente “un club con poche decine di associati.” Una vergogna.

Ne vogliono la chiusura per soddisfare la loro sete ideologica contro i militari, ma tradiscono ignoranza della materia. Chiedano cosa rappresenta un Circolo per tutti i militari e nel caso specifico, per i circa 10mila militari in servizio ed in pensione e loro familiari residenti qui a Verona!

Il Circolo è parte integrante dello strumento militare, ovvero è gestito come se facesse parte delle operazioni che normalmente le Forze Armate pongono in essere.

Tralascio la capacità di organizzazione di eventi, a beneficio della città, che il Circolo ha dimostrato, peraltro sempre aperti a tutti, anche non militari.

La facciano finita di urlare alla Luna e la smettano con la pregiudiziale anti stellette, non danneggino un’Istituzione che funziona da oltre cento anni. Verona è conosciuta anche grazie a quel Circolo” – conclude D’Arienzo.

 
 

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