Crisi ATV, l’analisi di Sinistra Italiana Verona e le possibili soluzioni

 
 

“Era il 2017 quando FNM Autoservizi S.p.A. si aggiudicava il 50% delle azioni messe in vendita dalla provincia di Verona a seguito del mancato esercizio di prelazione da parte del Comune di Verona. Una scelta scellerata compiuta da chi ieri amministrava questa città. Conosciamo tutti i loro nomi e cognomi e il loro indirizzo politico. Gli stessi che oggi attaccano strumentalmente chi sta cercando di riparare i loro danni passati”.

Considerazioni di Luca Perini di Sinistra Italiana Verona, che torna con forza sullo stato di crisi di ATV, valutando anche possibili soluzioni aldilà del caos degli ultimi giorni.

“ATV ha annullato 300 corse al giorno, soppresso diversi servizi la domenica perché palesa mancanza di personale e ha richiesto a Prefettura di adoperarsi premendo sui sindacati affinché non proclamino lo sciopero per non aggravare una situazione già in emergenza.

In tutta questa situazione ci stanno rimettendo i cittadini con un servizio pubblico gravemente carente e i lavoratori con orari allucinanti e stipendi insufficienti senza alcuna garanzia di una continuità territoriale per la cittadinanza.

Il Presidente di Atv alcune settimane riferì che la causa della soppressione degli autobus di linea la domenica in quasi tutta la provincia era dovuta dalla carenza di personale e i tagli vennero definiti come inevitabili senza alcuna altra soluzione.

Come Sinistra Italiana pensiamo che queste scelte non ponderate penalizzino soprattutto chi, per motivi economici o per altri fattori, non può permettersi o comunque non ha accesso al trasporto privato. Mentre in altri paesi europei si investe nel trasporto pubblico (emblematica fu la scelta tedesca del biglietto unico a 9€) anche per ragioni di sostenibilità ambientale e di qualità della vita, Verona registra su questo piano un pesante passo indietro, se consideriamo anche il pesante taglio del servizio giornaliero e serale e la costante e nota, ma irrisolta, inadeguatezza di alcune linee, specialmente negli orari di punta.

Inoltre, come già riferito, riteniamo che le attuali strategie di ATV, dai tagli ai servizi per i cittadini e le cittadine alla pessima gestione delle relazioni sindacali fino alla non appetibilità degli attuali salari per i lavoratori e lavoratrici, hanno mostrato tutta l’inadeguatezza dell’attuale management. Serve un intervento chiaro e definito al fine di superare tale emergenza anche con un cambio ai vertici di ATV.

D’altro canto, come già denunciato ed emerso ieri dai sindacati, chiediamo che si apra quanto prima un tavolo tecnico che prenda in considerazione la gestione totalmente in house (tra Comune e Provincia) del servizio pubblico nella sua piena funzione e nell’interesse della cittadinanza, chiamando sin da subito alle sue responsabilità la Regione Veneto con risorse adeguate”.

 
 

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