La Polizia di Stato ha arrestato ieri sera un cittadino marocchino, Khalid Guennouch, nato nel 1979 e residente a Bergamo, che, nel giro di pochi minuti, dopo aver infranto i vetri di alcune autovetture prese di mira in piazzale Scuro (ospedale borgo Roma), era riuscito ad asportare alcuni oggetti conservati all’interno dei mezzi. Se, da una parte, la scelta del luogo lo ha agevolato nella commissione dei reati, ben sapendo che auto lì in sosta presuppongono tempi abbastanza lunghi, dall’altra si è esposto, essendo stato individuato da un cittadino cinese che cercava parcheggio all’interno di quel piazzale. Il testimone, infatti, dopo aver notato il vetro infranto di una Fiat 500 e aver fatto scendere dall’auto la propria moglie che nel frattempo si è recata in ospedale, è rimasto nel mezzo e, poco dopo, ha notato uno straniero che, avvicinatosi ad una Alfa Romeo e rotto il vetro del finestrino, si sporgeva all’interno del mezzo. Avvisata la Sala Operativa, è subito giunta una Volante; notata l’auto della Polizia, un altro testimone si è fatto avanti, riferendo di aver udito poco prima il rumore di vetri infranti e di aver notato un tizio infilarsi in una Renault Scenic, sempre parcheggiata in piazzale Scuro. I poliziotti, oltre a riscontrare effettivamente il danneggiamento delle auto segnalate, hanno rinvenuto in una delle due vetture anche tracce di liquido ematico e hanno riscontrato la rottura del vetro di un ulteriore mezzo, una Opel Corsa. Rintracciato il ladro, ubriaco e con piccole ferite da taglio alla mano destra, e perquisito, è stato sequestrato un martelletto frangivetro. Nelle immediate vicinanze del luogo in cui il marocchino è stato trovato, nascosta tra i rami di un albero è stata inoltre rinvenuta una borsa con un kit attrezzi per riparazioni, un telecomando, due chiavette USB ed un navigatore satellitare, asportati, così come accertato dai proprietari, da due delle autovetture prese di mira dal ladro.
Guennouch è pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti; al momento dell’arresto è risultato gravato dalla misura dell’obbligo di presentazione quotidiana nella caserma carabinieri di Stezzano (BG). Oggi, all’esito della direttissima, è stata disposta la misura della custodia cautelare in carcere.
