Bisinella, Giacino, Tosi e le foto: i commenti dei competitors

 
 

Bisinella, Giacino, Tosi: una situazione che ha attirato plurimi commenti, sia da parte degli interessati, sia da parte dei competitors in campagna elettorale. Dal Movimento 5 Stelle arrivano i primi: “Le fotografie postate ieri sulla pagina FB “Cose divertenti della campagna elettorale veronese”, a prescindere dall’abbigliamento dei protagonisti, sono, in ogni caso, allarmanti“, secondo il portavoce M5S alla Camera dei deputati, Mattia Fantinati, che aggiunge: “Tosi e Giacino insieme, come quest’ultimo, alcuni giorni prima, insieme alla senatrice Bisinella in un bar. Perchè lo frequentano? E’, tuttora, Giacino, l’assessore “occulto” dell’amministrazione uscente? L’ex-vicesindaco è condannato in secondo grado a 3 anni e 4 mesi per le presunte false consulenze alla moglie Alessandra Lodi, quando era in carica nell’amministrazione Tosi, con delega all’urbanistica ed edilizia; è in attesa del verdetto della Cassazione, previsto tra pochi giorni, il 6 giugno, a Roma”.

Alessandro Gennari, candidato sindaco Movimento 5 Stelle, rincara: “Né Tosi, né Bisinella sembrano avere intenzione di chiarire quello che sono, in tutto e per tutto, incontri imbarazzanti. Al contrario, il sindaco uscente cerca di girare la frittata. Al posto di spiegare il motivo delle frequentazioni più o meno lecite in piena campagna elettorale con l’ex vicesindaco Vito Giacino, condannato in secondo grado per concussione per induzione, si cerca di focalizzare l’attenzione su chi avrebbe scattato quelle foto. Insomma si indica la pagliuzza e non si vede la trave. Il Movimento 5 Stelle pone tra i suoi princìpi cardine la trasparenza. Su Verona, da molti anni, ci sono molte ombre e punti interrogativi da dipanare: lo faremo quando saremo alla guida della città. Tosi smetta di essere omertoso e chiarisca ogni aspetto”.

Orietta Salemi, altra candidata sindaco, interviene a sua volta in riferimento al caso della pubblicazione delle foto che ritraggono Flavio Tosi e Patrizia Bisinella assieme a Vito Giacino: “In questa campagna elettorale assistiamo a un confronto sempre più degradato, che lascia ai margini la discussione sulle vere priorità della città. Però una cosa è certa: nel confronto tra candidati sindaco, la storia politica e personale fanno la differenza”.

Da Verona Pulita, Michele Croce, presa di distanze: “La fotonotizia di Tosi e Giacino pubblicata sulla stampa locale non mi interessa. Commentare quelle compagnie non rientra nei programmi di Verona Pulita. In quanto candidato sindaco, ho dei doveri verso la città che mi impongono di arrestare gli effetti devastanti del Piano di Assetto Territoriale messo in piedi negli ultimi 10 anni. Un Piano degli Interventi che ha distrutto interi quartieri, riducendo la visione della città a mero mercantilismo, incentrato su centri commerciali e sullo svilimento delle nostre eccellenze culturali e tradizionali. In antitesi con la visione scellerata di chi ci ha preceduto, Verona Pulita propone un nuovo strumento di pianificazione urbanistica con metodo partecipato e con questi obiettivi: consumo zero del suolo, incentivi per riuso, restauro, rigenerazione, recupero sostenibile di immobili e aree dismesse, città policentrica, riduzione spostamenti in auto e investimento in mobilità dolce, incremento e riqualificazione aree verdi urbane con promozione dell’utilizzo delle cornici murarie e delle fortificazioni, sviluppo dell’agricoltura di prossimità con l’adozione del Parco Agricolo. A livello organizzativo solo una razionalizzazione degli assessorati con la riunificazione di quelli dell’urbanistica e dell’ambiente in un unico assessorato dell’agricoltura, del territorio e dell’ambiente potrà consentire una gestione moderna e integrata delle politiche di assetto del territorio. Una Verona con più verde e meno cemento, con infrastrutture sostenibili e una mobilità leggera ed ecologica è possibile“.

 

 
 

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