I Fogli di via obbligatorio, gli avvisi orali, la sorveglianza speciale, i daspo e gli ammonimenti sono le misure di prevenzione messe in atto dalla divisione anticrimine della Questura di Verona per garantire la sicurezza del territorio: provvedimenti che hanno registrato un aumento di oltre il 50% rispetto agli analoghi periodi degli anni precedenti.
Un risultato raggiunto grazie all’impegno dei poliziotti della Divisione Anticrimine diretta dal Primo Dirigente della Polizia di Stato Santina Mennea: un’intensa attività che rappresenta il naturale sbocco dell’intensificazione della “pressione” sul territorio da parte della Questura, con il principale obiettivo di arginare la presenza di pluripregiudicati in città.
Tra i principali destinatari delle misure di prevenzione vi è infatti un numero rilevante di pregiudicati provenienti da altre province, con significativi trascorsi per la commissione di reati predatori.
Gli uomini della Divisione di Polizia Anticrimine in sostanza registrano e analizzano i fatti criminosi e i comportamenti delinquenziali che si verificano in Provincia e curano l’applicazione delle misure di prevenzione.
La Divisione ricopre quindi un ruolo determinate per la tutela della sicurezza pubblica svolto con dedizione da investigatori specializzati che esaminano tutti gli atti relativi alle indagini condotte dagli uffici investigativi della Polizia di Stato e, attraverso un paziente lavoro di analisi sui fascicoli criminali con l’ausilio delle banche dati, giungono ad una vera e propria mappatura della criminalità, che consente di orientare anche l’attività di controllo del territorio e intervenire con efficacia nelle zone a rischio.