75 volte ‘Consorzio ZAI’, anima e cuore economico che ha cambiato la città

 
 

Una delle maggiori realtà strategiche del tessuto produttivo veronese sì è raccontata nell’incontro sul tema “75° anniversario della costituzione del Consorzio ZAI (1948-2023)”, organizzato in municipio dall’Associazione Consiglieri Comunali Emeriti del Comune di Verona con l’obiettivo di ripercorrere la storia dell’importante istituzione.

Nato nell’immediato dopoguerra su impulso del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio per promuovere lo sviluppo di un’area destinata alle attività agricolo – industriali, il Consorzio ZAI ha favorito negli anni la crescita industriale della città, rivestendo un ruolo fondamentale nell’economia veronese, grazie anche alla realizzazione del Quadrante Europa, uno tra i più importanti interporti europei.

L’incontro è stato aperto dai saluti del presidente del Consiglio Comunale Stefano Vallani e dal rappresentante della Camera di Commercio di Verona Nicola Baldo.
Erano presenti anche gli ex sindaci Aldo Sala e Michela Sironi.
Successivamente sono stati affrontati temi legati alla storia del Consorzio ZAI: ‘Il ruolo del Comune di Verona nella nascita del consorzio Zai e la figura di Guido Braggio’ a cura del presidente Associazione Consiglieri comunali Emeriti Silvano Zavetti;
Un territorio in crescita – Il consorzio Zai e lo sviluppo di Verona’ a cura Maria Luisa Ferrari, docente del Dipartimento Scienze Economiche – Univr;
La Zai del futuro con il presidente del Consorzio ZAI Matteo Gasparato; ‘Veronamercato e il Quadrante Europa’ con il presidente di Veronamercato SpA Marco Dallamano.

E’ doveroso ringraziare i Consiglieri Emeriti – ha esordito il presidente Stefano Vallani – perché offrono alla città contributi di alto livello, non solo su aspetti legati al Consiglio Comunale, ma anche per approfondire argomenti che hanno a che fare con lo sviluppo della città. Il Consorzio ZAI ha iniziato la sua attività 75 anni fa, con una visione avveneristica di quella che doveva essere la città di Verona dopo la Seconda Guerra Mondiale. La lungimiranza del governo della città dell’epoca ha consentito di individuare e realizzare quell’area, garantendo sviluppo e progresso per Verona. Nel 1948 infatti in Consiglio ci fu solo un voto contrario, dando piena adesione ad un progetto che guardava lontano. Il Consorzio ZAI dunque significa non solo l’industrializzazione e lo sviluppo del primo artigianato, ma soprattutto idee, innovazione, progresso e tutto quello che ne consegue, come posti di lavoro e ricchezza per la città. Inoltre la logistica avanzata ha permesso di capire come il nostro territorio sia un valido incrocio per le vie di comunicazione. Io vedo nel Consorzio ZAI un futuro di innovazione, diventando un interporto a livello europeo grazie ad investimenti che ne garantiranno una continua crescita.

 
 

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