Siamo primi in Italia, come regione, per uso di monoclonali anti-COVID19

 
 

Sono stati 78.143, finora, i trattamenti con anticorpi monoclonali anti Covid19 avviati in Italia (+1.4% rispetto al monitoraggio di due settimane fa) e, di questi, 69.896 sono stati prescritti a pazienti non gravi con forme precoci di malattia ma a rischio di sviluppare forma grave. Mentre 8.247 sono i pazienti fragili che li hanno ricevuti come profilassi pre-contagio.
Crescono le richieste settimanali, rispettivamente di circa il 36% e del 16%.

Questi i dati contenuti nel 60° report, relativo al periodo 15-21 settembre, realizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).

In particolare rispetto a Evusheld (tixagevimab-cilgavimab), dal 15 al 21 settembre, si è passati da 2.6 dosi per 1.000.000 di abitanti rispetto a 1.9 dosi della settimana precedente, pari a un aumento, appunto, del 35.6%. Mentre le richieste dello stesso farmaco usato in profilassi sono state 5.4 dosi per 1.000.000 di abitanti rispetto a 4.6 dosi della settimana precedente, pari a un aumento del 16.3%.

Lieve calo, invece, per le prescrizione di sotrovimab indicato in terapia (passate a 1.9 per milione di abitanti rispetto a 2.1, ovvero -1.7%).
Le prescrizioni di questi farmaci, autorizzati in Italia a marzo 2021, sono effettuate in 285 strutture presenti su tutto il territorio.

Le regioni che hanno utilizzato più monoclonali in terapia sono Veneto (10.849), Lazio (10.530) e Campania (6.252).
Mentre Lombardia (1.955), Piemonte (914) e Veneto (808) quelli che hanno più prescrizioni di Evusheld in profilassi.

 
 

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