Bagarre cantiere Città di Nimes, Mazza respinge tutte le polemiche

 
 

Girandola di critiche per la mancata apertura del sottopasso di via Nimes. Polato e Gelmetti, di Fratelli d’Italia, puntano il dito su promesse non mantenute, opera ancora ai primordi e chiedono dimissioni immediate di Assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari e di Presidente AMT3 Giuseppe Mazza.

Critiche anche da Patrizia Bisinella.

“Se io fossi Ferrari o Tommasi sarei fortemente preoccupata più per la sicurezza della zona di via Città di Nimes che per i ritardi del cantiere. Meno male a questo punto che non hanno riaperto quindi!  Leggendo i giornali pare che siano emersi gravi rischi di cedimenti e crolli delle vecchie paratie. In pratica sembrerebbe che siano state trivellate per mesi aree le cui paratie, a causa di normali piogge, starebbero cedendo. Ma scherziamo? Non parliamo di un clima monsonico, ma di banali piogge invernali.

A questo punto, a parte l’evidente responsabilità politica di Sindaco e Giunta di aver preso in giro i cittadini sulla riapertura dell’area prima di Vinitaly, come se la scoperta delle criticità riscontrate fosse avvenuta solo a una settimana dalla manifestazione, il dubbio più importante riguarda la sicurezza della zona: siamo certi che la stabilità e la staticità  del suolo su cui poggia l’opera complessiva siano state debitamente controllate e verificate preliminarmente? Tecnici e e progettisti dell’opera cosa dicono? E Amt3 cui è demandata la gestione del cantiere? Quantomeno sta procedendo con impaccio. Prendiamo atto dopo un anno di cantiere che delle paratie del 1990 manifestano problemi di stabilità: questo significa che i controlli sulla stabilità dell’area sono stati eseguiti in sede di collaudo e non in fase di avvio cantiere?

Il collaudo avviene in corso d’opera ed ogni visita è verbalizzata: sarebbe interessante leggere i verbali delle varie visite e su questo prevedo di fare una richiesta di accesso agli atti. Sulle lungaggini del cantiere, che dubito a questo punto verranno risolte entro giugno, abbiamo vari profili di responsabilità: tecnica, per chi avrebbe dovuto controllare e non l’ha fatto e politica per chi ha preso in giro, consapevolmente, la città intera.”

Non tarda la replica del Presidente AMT3 Giuseppe Mazza.

“Gelmetti, Polato e Bisinella dovrebbero studiare con più profitto per non cogliere topiche da matita blu: se non fosse stato per gli ammaloramenti, il cantiere di via Città di Nimes sarebbe sul punto di traguardare la fine”. 

Così il Presidente AMT3 Ing. Giuseppe Mazza, in risposta agli esponenti di centrodestra che hanno criticato l’operato di AMT3 nella gestione del cantiere di Via Città di Nimes.



“La realtà è ben diversa da quella dipinta, i lavori sono praticamente ultimati, ma prima abbiamo l’obbligo di risanare quei diagrammi ammalorati. Problemi su vecchie paratie che non sono dipesi ne’ dalle piogge ne’ tantomeno dalle “trivelle” ma solo dalla sfortuna: nessuno poteva prevedere che le vecchie paratie si palesassero così malandate. Per questo motivo vanno ripristinate, senza però esagerare procurando allarmi ingiustificati circa la sicurezza del manufatto una volta terminato. Il cantiere anche oggi – sabato – andava a pieno regime, con il Responsabile del Procedimento Unico al lavoro assieme agli operai per ovviare a qualsiasi tipo di problema futuro. Nel breve periodo verranno eseguite le necessarie attività per il risanamento statico delle strutture risalenti ai mondiali 90, così da garantire sia la sicurezza delle maestranze impegnate nella realizzazione del sottopasso e la circolazione stradale futura, sia la durabilità dell’opera nel suo complesso”.

 
 

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