Ritardi, autorizzazioni, fornitùre. Borchia: “L’UE si svegli, servono soluzioni rapide”

 
 

Dare un contributo concreto per rimuovere gli ostacoli che rallentano l’approvvigionamento dei vaccini in Veneto, in Italia e in Europa”.
È questo l’obiettivo dell’europarlamentare veronese Paolo Borchia, entrato a far parte del punto di contatto tra Parlamento e Commissione Europea che si occuperà di discutere le problematiche emerse sui vaccini contro il COVID19.

Le statistiche – spiega Borchia – dimostrano i ritardi dell’Ue nell’approvvigionamento dei vaccini rispetto a Paesi ben più performanti, come Stati Uniti, Regno Unito e Israele. Rallentare la campagna vaccinale significa frenare il ritorno alla normalità e stressare ulteriormente cittadini ed economia. Non è ammissibile. In quanto unico italiano, insieme alla collega Silvia Sardone, porterò sul tavolo di Bruxelles l’urgenza di sollevare le problematicità sulla fornitura di vaccini nel nostro Paese. Bisogna trovare soluzioni rapide per aumentare la capacità di distribuzione delle dosi, senza escludere l’approvvigionamento attraverso canali alternativi rispetto a quelli utilizzati fino ad oggi” conclude Borchia.

Il gruppo di contatto vedrà la partecipazione di rappresentanti della commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (ITRE) – di cui Borchia è coordinatore per Identità e Democrazia –, della commissione per l’ambiente e la sanità pubblica (ENVI) e di quella per il commercio internazionale (INTA). Primo incontro fissato per mercoledì 10.

 
 

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