Per gli anziani ecco le radiografie “porta a porta”; come cambia la sanità nell’era COVID19

 
 

All’ULSS 9 Scaligera nasce un nuovo progetto di Radiologia residenziale rivolto agli anziani e ai soggetti più deboli, denominato “A casa dei nonni”.

Alla presentazione, all’interno del Centro Servizi “Don Bortolo Mussolin” della Fondazione O.A.S.I. a San Bonifacio, erano presenti la Dr.ssa Francesca Fornasa, direttore UOC Radiologia dell’Ospedale Fracastoro di San Bonifacio, la Dr.ssa Maria Mastella, presidente di O.A.S.I., la Dott.ssa Maria Beatrice Gazzola, Direttore ff Distretto 2 – Est Veronese, e Andrea Quaglia, coordinatore UOC Radiologia del Fracastoro e Presidente Commissione d’Albo dei tecnici di Radiologia medica dell’Ordine TSRM PSTRP di Verona.

Il progetto – spiega la Dott.ssa Maria Beatrice Gazzola – è rivolto agli anziani ospiti di 16 Strutture Residenziali dei Distretti 1 e 2, non autosufficienti oppure non trasportabili in ambulatorio e nei reparti di radiologia degli ospedali”.
Oltre a evitare gli spostamenti degli ospiti delle Case di Riposo, il servizio, realizzato grazie alla donazione di un benefattore del territorio e per l’intermediazione della Dr.ssa Maria Mastella, comporta un notevole risparmio sui costi dei trasporti (ambulanze, personale coinvolto nell’assistenza ai movimenti).

Il progetto di Radiologia Residenziale – sottolinea la Dr.ssa Francesca Fornasa -, creato nell’ottobre 2017, prevede l’esecuzione di ecografie presso strutture esterne all’ospedale, in un’ottica di sempre maggiore umanizzazione dei servizi.
A questo si aggiunge oggi il nuovo servizio “A casa dei nonni”. Delocalizzare nel territorio questo tipo di servizio serve anche a sgravare gli ospedali, che come abbiamo imparato nell’ultimo anno e mezzo hanno bisogno di spazi e personale da dedicare alle acuzie
.

Il Tecnico di Radiologia – illustra Andrea Quaglia – si reca all’interno delle Strutture Residenziali per effettuare la radiografia con un’attrezzatura portatile. L’immagine viene trasmessa al sistema informatico dell’ospedale collegandosi via WiFi o scaricandola in una chiavetta digitale, per permettere al medico radiologo di effettuare la diagnosi“.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here