S.Bonifacio; marocchino ubriachissimo accoltella co-inquilino per un cellulare

 
 

Un giovane ventenne di origine marocchina, senza fissa dimora e con precedenti, è stato arrestato la scorsa notte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Bonifacio, con l’accusa di tentato omicidio e rapina.

Nelle prime ore di venerdì scorso 29 ottobre H.S., in completo stato di alterazione psico-fisica, verosimilmente dovuta all’assunzione di sostanze alcoliche, dopo aver raggiunto un’abitazione abbandonata nei pressi del centro di San Bonifacio, da lui stesso utilizzata saltuariamente come rifugio di fortuna, ha iniziato a minacciare un connazionale con un grosso coltello al fine di farsi consegnare il proprio telefono cellulare.
Dopo aver assistito alla scena, un altro inquilino della casa, sempre di origine magrebina, si è subito attivato a difesa della vittima, invitando il connazionale ad allontanarsi subito. Neanche il tempo di alzarsi dal proprio materasso, che il reo ha inferto all’uomo, intervenuto a difesa dell’amico, quattro coltellate tra cui alcune anche al petto.
Nel cuore della notte, nell’abitazione scarsamente illuminata esclusivamente grazie ad alcune torce elettriche, nasceva una violenta colluttazione, occasione in cui il nord africano, ferito, riusciva a scappare ed a raggiungere a piedi la Caserma del Comando Compagnia, chiedendo aiuto ai Militari.

I Carabinieri, attivatisi immediatamente, hanno rintracciato poco dopo l’autore del reato, nei pressi del luogo ove è avvenuta l’aggressione, il quale veniva tratto in arresto con l’accusa di tentato omicidio e rapina.
Lo stesso, dopo le formalità di rito, veniva tradotto presso la casa circondariale di Verona Montorio. A seguito del sopralluogo effettuato presso la citata abitazione, veniva altresì rinvenuto il coltello utilizzato per commettere il reato, dotato di una lama di 18 cm, intrisa di sangue, che veniva sequestrato.
Fortunatamente la vittima dell’accoltellamento, soccorso da una ambulanza del S.U.E.M. 118 ed a seguito delle repentine cure ricevute presso l’Ospedale di San Bonifacio, non è in pericolo di vita.

 
 

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