Le melodie della #Pasqua sacra e liturgica; tutti gli appuntamenti della Cattedrale.

 
 

La Cattedrale di Verona si prepara al Triduo Pasquale e al grande evento della Resurrezione con altri quattro momenti di musica sacra e liturgica.

Ad accompagnare i fedeli in questo ultimo tratto di cammino quaresimale sarà la Cappella Musicale del Duomo, diretta dal maestro Giovanni Geraci, le quali accompagneranno i Sacri Riti liturgici in cattedrale, sulle note di repertori prevalentemente “a cappella”.
Una scelta esattamente in linea con le indicazioni liturgiche che, storicamente, impongono l’uso moderato dell’organo sia durante i riti quaresimali che quelli della settimana santa”, spiega Geraci, reduce dalla fatica delle Sette Parole di Gesù in Croce, cantata per soli, coro e orchestra dal medesimo composta, ed eseguita lo scorso 29 marzo.

Dopo la folta partecipazione alla domenica delle Palme, nella giornata di domani, il Giovedì Santo, nella liturgia delle 18.30, ossia la Messa in Coena Domini, l’offertorio sarà accompagnato dal mottetto In Monte Oliveto, composto dal veronese Gianpaolo Dal Dosso, e il rito della lavanda dei piedi dall’ Ubi Caritas del norvegese Ola Gjeilo. Mentre il Venerdì di Passione (19 aprile), sempre alle 18.30, “riprenderemo alcuni brani delle Palme, aggiungendo, per la Comunione, uno Stabat Mater di mia composizione”, ricorda lo stesso Geraci.

Alla Veglia Pasquale del Sabato Santo (20 aprile, ore 21), e la domenica di Pasqua (21 aprile, ore 11) “cambieremo pagina, integrando l’organico con l’Ensemble di Ottoni della Cattedrale, composto dalle trombe Alberto Frugoni, Matteo Costanzi, i tromboni Mattia De Zen e Giulio Caloi, al tuba Francesco Cotti Cometti, accompagnati dall’organista titolare della Cappella Paolo Buro, con i quali toccheremo un repertorio di tutt’altro sapore sonoro, per affiancare, anche in questo caso, il nuovo alla tradizione.
Eseguiremo dunque il Resurrexi del contemporaneo Marco Betta (ancora vivente) e il mottetto settecentesco Haec Dies attribuito a un musicista della famiglia Bach, e l’ottocentesco O filli et filie di Franz Liszt, composto per tre voci femminili e organo sul celebre tema gregoriano
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33 anni, parte di questi trascorsi inutilmente nel tentativo di scrivere una biografia seria e sensata. Forse questa è la volta buona (lo dico sempre!). Italiano e veronese, amante della comunicazione con ogni mezzo e a (quasi) ogni costo. Hellas Verona nelle arterie, musica jazz e le parole di un caro amico al momento giusto. Con la famiglia di VeronaNews per dare il meglio di me alla città che più amo al mondo.

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