Ivoriano indagato per atti persecutori

 
 

Sono stati rilevati gravi indizi di colpevolezza a suo carico: questo il motivo per il quale il G.I.P., ieri, ha ritenuto di disporre, nei confronti di un quarantaduenne ivoriano indagato per il delitto di atti persecutori, la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Il provvedimento è stato eseguito ieri mattina dagli agenti della Polizia di Stato che, su disposizione del giudice, hanno intimato al cittadino straniero – regolarmente residente nel veronese – di mantenersi ad una distanza di 500 metri dalla donna che, da ormai più di un anno, era mira delle sue morbose attenzioni.

L’aveva conosciuta nel febbraio 2019 quando si era presentato come cliente nell’agenzia immobiliare in cui la stessa lavorava come segretaria e, da allora, aveva deciso di dover instaurare con lei una relazione sentimentale. Gli appostamenti fuori dal luogo di lavoro, i numerosi tentativi di contattarla telefonicamente o di assumere informazioni sulla sua vita privata, l’insistenza con la quale l’uomo, con scuse sempre diverse, entrava in agenzia per parlare con lei, hanno causato, con il passare del tempo, gravi disagi alla vittima che, in più occasioni, si è trovata a dover contattare le Forze dell’Ordine per liberarsi da quell’inquietante, costante presenza.

La denuncia della donna, avvalorata anche dalle dichiarazioni rese dal datore di lavoro – testimone del grave stato d’ansia e di paura in cui versava la propria dipendente a causa del comportamento molesto tenuto dall’ivoriano – ha condotto all’apertura delle indagini e all’esecuzione della citata misura nei confronti dell’indagato.

 
 

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