Gestione del verde urbano veronese sotto la lente dell’architetto Georgieff

 
 

‘La rivoluzione dei giardini’, la nostra città fa scuola. Tanto che la settimana prossima sarà sotto la lente di ingrandimento di Pablo Georgieff, architetto paesaggista e geografo tra i fondatori del collettivo francese di progettazione Coloco, con il quale ha realizzato numerosi e importanti progetti nel mondo.

 

In città, grazie all’iniziativa promossa dall’Università, l’architetto parteciperà a diversi walkshop sul ‘caso Verona’,  delle camminate tra gli spazi verdi che, attraverso lo strumento della progettazione partecipata, possono trovare una nuova mission all’interno del contesto urbano.

Una walkshop si terrà proprio ai giardini pubblici ex Nani, all’interno di Palazzo Bocca Trezza a Veronetta, scelti proprio per l’interessante progetto di recupero che li riguarda. Aperti durante il giorno attraverso convenzioni con associazioni del territorio, durante la sera e nei giorni festivi si aprono ad aventi sociali, cene, spettacoli, cinema all’aperto, tutti eventi aperti alla cittadinanza per un nuovo modo di vivere il verde pubblico e valorizzarlo. Una filosofia che, nel caso dei giardini ex Nani, investe anche l’arredo urbano, che viene co-progettato dai cittadini e realizzato con il recupero di materiali e oggetti in disuso, come ad esempio tavoli e seggiole.

Una rivoluzione concettuale che trova fondamento nei patti di sussidiarietà orizzontale, il nuovo strumento che permette al Comune di intrecciare collaborazioni con associazioni, enti ma anche privati cittadini che si rendono disponibili per il bene comune, dai giardini agli spazi pubblici, dalle scuole ai forti austriaci.

A Forte Gisella per esempio, è in corso la prima gestione che coinvolge anche un’azienda agricola locale, che si è assunta il compito di ripulire l’area circostante per realizzare nuovi percorsi naturalistici intorno al forte.

Così pure al parco dell’Adige Nord, dove l’associazione Horsey Valley non si limita e alla pulizia e sfalcio del verde nell’area, ma è impegnata nella creazione di percorsi ciclo-pedonali e a cavallo, visite guidate alla scoperta della storia del fiume Adige e delle specie vegetali e animali presenti nel Parco.

Sono solo alcuni degli esempi che saranno presentanti domani, lunedì nell’incontro alla Società Letteraria, a cui parteciperanno alcuni funzionari del Comune, che presenteranno la sussidiarietà nel verde urbano. Su questo tema, sono numerosi i progetti del Comune già realizzati o in itinere per tutelare e incrementare tale patrimonio. A cominciare dall’iniziativa ‘Un albero per ogni cittadino’, che coinvolge anche i privati nella riforestazione urbana, con piante gratis per chi si offre di piantumarle nel proprio giardino o balcone e di prendersene cura.

C’è poi la mappatura del verde pubblico sul portale del Comune, che raccoglie un patrimonio di quasi 5 mila metri quadrati che sono stati georeferenziati.In questo modo i veronesi possono vedere le aree verdi nel proprio quartiere, sapere da chi sono gestite e partecipare con segnalazioni. Inoltre, vi è l’attività di censimento degli alberi presenti nel Comune, un lavoro ingente che fino ad oggi ha portato alla catalogazione di oltre 10 mila piante su un patrimonio stimato di 40 mila.

“Verona è attiva nella gestione del verde e parte da qui la rivoluzione dei giardini – afferma l’assessore alle Strade e Giardini Marco Padovani-. Una nuova filosofia che trova il plauso di una personalità nota come l’architetto paesaggista  Georgieff e che ci rende orgogliosi. Agli ex giardini Nani potrà verificare la nostra progettualità e magari fornire nuovi spunti e contributi per nuove iniziative. Infatti l’attenzione al verde pubblico è massima. La manutenzione quotidiana di parchi e giardini è solo una della attività che vede il Comune impegnato per valorizzare il proprio patrimonio verde, anche con metodi nuovi rispetto al passato e, soprattutto, coinvolgendo il più possibile la cittadinanza per renderla protagonista e allo stesso tempo consapevole.

 
 

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