L’indotto del turismo permette di contenere i costi a carico dei veronesi

 
 

Via libera oggi dalla Giunta alla revisioni dei tariffari di Tassa di soggiorno e TARI. Una duplice variazione scelta per mettere in campo un percorso di corresponsabilità fra i turisti, fruitori temporanei della città, e i cittadini e le cittadine.

Grazie alle nuove entrate derivanti dall’innalzamento della tassa di soggiorno, che sarà in vigore dal 1° luglio con una incremento tra lo 0,50 e 1 euro, l’Amministrazione potrà infatti usufruire di risorse ulteriori che a bilancio saranno destinate alla copertura di parte dei costi a carico della cittadinanza per la tassa rifiuti.

La nuova tariffa obbligatoria della Tassa rifiuti mitigata dagli aumenti della Tassa di soggiorno

Arera, Autorità nazionale del sistema della raccolta e smaltimento rifiuti, nella predisposizione delle tariffe dell’anno 2024 obbliga tutti i Comuni di prevedere un aumento delle proprie tariffe, per il recupero dell’inflazione degli anni precedenti.

L’aumento poteva essere calibrato fino ad un massimo del 9,6%, ma il Comune di Verona ha scelto di effettuare un innalzamento medio del 7,51%, ridotto a 5,61% grazie alla destinazione di 1 milione di euro derivante dalle maggiori entrate previste nell’anno in corso dall’aumento della Tassa di Soggiorno. Una possibilità riconosciuta da quest’anno, che consente di destinare risorse derivanti dal turismo su altri capitoli di spesa del bilancio.

In parallelo si sta procedendo anche alla revisionare del Regolamento dell’imposta di soggiorno che porterà l’obbligo di tassazione da 5 a 4 giorni. Questo a vantaggio dei turisti/visitatori che voglio prolungare la presenza nella nostra città.

La riduzione, di quasi 2 punti percentuali, andrà a riversarsi a vantaggio di tutti i cittadini e cittadine veronesi, ponendo Verona fra le città con il minor innalzamento delle tariffe TARI. 

I nuovi tariffari, approvati oggi dalla Giunta, sono stati illustrati dagli assessori ai Tributi, al Turismo e all’Ambiente.

“Si tratta di una scelta politica – precisa l’assessora ai Tributi – perché non vogliamo far pesare esclusivamente sui residenti l’impatto dell’aumento obbligatorio della TARI. Grazie a questo intervento, infatti, che destina 1 milione di euro,  per l’anno 2024 e per gli anni successivi, l’aumento medio della Tassa Rifiuti per famiglie e imprese sarà del 5,61%. E’ una possibilità riconosciuta da quest’anno ai Comuni e Verona è una delle poche città che ha scelto di accrescere lievemente la tassa di soggiorno per acquisire risorse a vantaggio di tutti i cittadini. Questo progetto è il frutto di studi e simulazioni svolte per ridurre al minimo l’impatto di questo aumento sulla cittadinanza. Un risultato frutto di un lavoro di squadra importante. Per quanto riguarda la Tassa di soggiorno abbiamo incontrato qualche giorno fa gli operatori e dopo una fase di osservazione e ascolto, abbiamo deliberato le nuove tariffe che entreranno in vigore dal 1° luglio”.

“Non ci risulta in base alla letteratura scientifica che l’introduzione di tasse di soggiorno abbia portato ad un decremento dei flussi turistici – evidenzia l’assessora alla Cultura –. Piuttosto la propensione a scegliere una destinazione viene influenzata dalla promozione. I flussi turistici nella nostra città sono in aumento anche nei primi mesi del 2024 e l’impatto di un numero così considerevole di turisti comporta un notevole aumento per tutte le spese dei servizi legati al turismo, al sistema di raccolta e smaltimento rifiuti e al trasporto pubblico locale. Le maggiori entrate derivanti dalla tassa di soggiorno restano comunque destinate in gran parte per la gestione dei musei d’arte e dei monumenti, per i contributi e canoni di locazione a favore di Fondazione Arena, per la gestione dell’ufficio IAT e per il contributo a Destination Verona & Garda Foundation. Tutte attività che operano per valorizzare la visibilità della città, incrementando così il turismo”.

“Si tratta di una scelta di corresponsabilità rispetto ai soggetti che insistono nella città che ospita, oltre ai residenti, anche turisti e visitatori – precisa l’assessore all’Ambiente –. La possibilità di destinare una parte della tassa di soggiorno per calmierare in via continuativa la TARI e contribuire al servizio di igiene urbana e raccolta rifiuti è una decisione strutturale volta a migliorare e fare più investimenti. Una decisione politica da sottolineare per portare ad una città più pulita e verde, che diventa certamente più attrattiva.

Per il prossimo anno dovremo operare una revisione straordinaria del Pef TARI, ma al netto dell’inflazione non ci aspettiamo aumenti”.

Nuove tariffe a partire dal 1° luglio

Per alberghi e hotel – campeggi o camping e villaggi turistici – agriturismi e agricampeggi la nuova tariffazione oscillerà tra 1,50 e 5 euro.

Per alloggi turistici, Bed e Breakfast, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, case vacanze le tariffe oscilleranno da 2 massimo 5 euro.

Per locazioni turistiche sarà di 3,50 euro.  

Riduzioni del 20% saranno applicate a ospiti con età superiore ai 70 anni, a giovani con età compresa tra 15 e 25 anni, a componenti di gruppi composti da più di 25 persone.

Nuovo Regolamento della Tassa Rifiuti

In concomitanza della revisione delle tariffe è stato approvato dalla Giunta anche il nuovo Regolamento della Tassa Rifiuti, con l’introduzione di una sostanziale modifica, richiesta dal Consiglio comunale all’unanimità per venire incontro a quelle attività commerciali penalizzate da lavori pubblici fortemente impattanti. Il documento passa ora al vaglio del Consiglio comunale per l’approvazione finale.

In caso di cantierizzazioni pubbliche di durata superiore ai sei mesi è infatti prevista una riduzione della parte variabile della tassa rifiuti nel caso vi sia stata una riduzione del fatturato di almeno il 30% rispetto all’anno precedente l’avvio dei lavori.

Questo beneficio, nel caso in cui le attività siano in regola con il pagamento delle imposte precedenti, può arrivare fino ad un massimo di 5 mila euro.

Per quanto riguarda le vie direttamente interessate e di quelle limitrofe ai cantieri che possono aver subito il danno economico, entro il 1° marzo di ogni anno la Giunta ne individuerà l’elenco sul quale, entro il 30 giugno dell’anno successivo, i proprietari di attività si baseranno per fare la domanda di riduzione. 

 
 

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