Gennari: vogliamo al timone persone competenti, non politici di professione

 
 

Nell’ultimo giorno utile per dichiarazioni pubbliche, Alessandro Gennari – candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle M5S – riepiloga le posizioni su turismo, barriere architettoniche, mobilità sostenibile, commercio, sinergia con il distretto del Garda: «La nostra ricetta per Verona? Persone competenti al posto giusto, non politici di professione. Ancora oggi, solo noi possiamo dire una cosa del genere. Se guardiamo le altre liste, si trovano sfilze di ex assessori, persone che hanno tradito il proprio mandato elettorale, consiglieri regionali che torneranno a Venezia appena sconfitti, perché conviene così. A destra c’è la gara per smarcarsi da Tosi, c’è chi si vanta di essere stato con lui per solo un mandato. A sinistra, ci sono sedicenti ecologisti che appoggiano Tav e Trivelle. E sembrerebbe, a quanto dicono, ben informati, che per il secondo turno ci sia già l’accordo pronto tra Pd e Tosi».

«L’incompetenza – ha aggiunto – ha fatto danni incalcolabili a Verona. Cosa succede se ai vertici delle partecipate ci sono politici di professione? Il risultato è sotto gli occhi di tutti: buco di 30 milioni in Fondazione Arena, maximulta di 5,5 milioni all’Agsm, tre inchieste al consorzio Zai per peculato».

Ambiente, mobilità, barriere: «qui non vogliamo centri commerciali e persone che arrivano con la valigetta dei soldi pensando di comprare la città. Occorre una mobilità davvero sostenibile, con un bike sharing che arrivi fino nelle periferie anziché servire esclusivamente da stalli pubblicitari in centro. Bisogna affrontare la questione delle barriere architettoniche, il disagio sociale, assicurando un tetto a tutti. Se è vero che la coperta è corta, è anche vero che bisogna sapere da che parte tirarla».

Tra le proposte del Movimento 5 Stelle c’è anche un biglietto integrale per consentire a quanti arrivano con il treno di giungere fino al centro, un turismo culturale e diversificato, con più percorsi storici in città e coordinato con il comprensorio del Garda, più competenze alle circoscrizioni. «Gli organi di quartiere – precisa Gennari – devono essere la mano tesa al cittadino. In questi ultimi anni sono stati completamente subalterni. L’unico modo che avevano i consiglieri di circoscrizione per ottenere qualche risultato era quello di rompere le scatole a uno o più consiglieri comunale, magari per operazioni di routine e semplice manutenzione stradale». In tema, accanto ai distretti urbani, viene avanzata l’introduzione della DMO (Destination Management Organization), già prevista, ma mai entrata in vigore; larecente legge regionale n. 11 del 14 giugno 2013 “Sviluppo e sostenibilità del turismo veneto”, ha introdotto il concetto di “destinazione turistica”, intesa come contesto geografico integrato nel quale il turista trova, grazie anche ad un adeguato sistema di informazione e promozione, la possibilità di scelta per tutte le attrattività disponibili e necessarie al proprio soggiorno Nel 2014 la Regione Veneto ha riconosciuto la DMO Verona relativa al Sistema turistico tematico “Città d’arte, centri storici, città murate e sistemi fortificati e ville venete”, con l’intento di valorizzare l’inestimabile patrimonio pubblico culturale, storico e paesaggistico della nostra città. Sempre la Regione Veneto ha riconosciuto la DMO del Lago di Garda, che coinvolge la Camera di Commercio di Verona, Federalberghi Garda Veneto, l’Aereoporto Catullo e molti dei comuni che si affacciano sul lago o dell’immediato entroterra. «Distretti urbani e DMO sono iniziative importanti, purtroppo entrambe in fase di stallo; sarà nostra cura dialogare con tutti gli enti che ne prendono parte, per sviluppare questo modello di gestione territoriale che, in altre parti del mondo, risulta essere molto efficace. Per Verona è fondamentale incentivare il collegamento con il Garda, coordinare e integrare meglio la promozione, i servizi, la mobilità e le attrattive».

 
 

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