Ettore Arrigoni degli Oddi: un incontro per scoprire il re degli ornitologi

 
 

“Alla scoperta del conte Ettore Arrigoni degli Oddi, il re degli ornitologi-cacciatori italiani”: questo il titolo dell’incontro previsto per martedì 21 settembre, ore 16, in sala conferenze del Museo di Storia naturale di Verona (lungadige Porta Vittoria, 9). Quattro relatori illustreranno il protagonista ed il suo amico e collega Vittorio Dal Nero, cui è dedicata una sala che, al termine della presentazione, sarà possibile visitare.

Carla Marangoni passerà in rassegna la collezione ornitologica del conte, oggi utile banca dati; Ugo Foscolo Foschi si soffermerà su Dal Nero, così come Leonardo Latella, mentre Damiano Cappellari chiuderà sulla figura dello stesso Arrigoni.

Ingresso libero su prenotazione entro martedì 21, ore 13 e fino ad esaurimento posti: [email protected] o 045.8036353, 045.597140; richiesti green pass e mascherina.

Vittorio Dal Nero (Verona 1862 – 1948), appassionato di Lettere, ma anche di ornitologia, fu presentato dal conte Cipolla al Benati, allora il tassidermista più noto della città, per avviarlo alla carriera di preparatore naturalista, cosa che si realizzò assai velocmente. Divenuto abile quanto il maestro, Vittorio iniziò a farsi strada nell’ambiente naturalistico veronese, dedicandosi alla ricerca di farfalle, coleotteri e altri insetti in pianura e collina e alla lettura di saggi scientifici. Dal 1883 al 1885 assolse agli obblighi di leva e, grazie alla frequentazione delle sale anatomiche degli ospedali, imparò la preparazione dei pezzi anatomici e degli scheletri. Dopo questi tre anni, tornò a Verona ed aprì un piccolo studio a casa propria per dedicarsi interamente al suo lavoro, spiccando nella pratica dell’imbalsamazione degli uccelli e conseguendo molti riconoscimenti; numerosi cacciatori e studiosi a lui si rivolsero per conservare gli esemplari più rari catturati o per un aiuto nelle ricerche.

La grande mole di lavoro lo portò ad aprire, nel 1893, un altro laboratorio in via Stella, che divenne ben presto luogo di raccolta per gli appassionati, cacciatori o studiosi che fossero, e che richiamò anche il conte Ettore Arrigoni degli Oddi (Monselice 1867 – Bologna 1942), famosissimo ornitologo, con il quale Dal Nero strinse una profonda amicizia e collaborazione che lo portarono a partecipare ad alcune spedizioni scientifiche in Italia e contribuendo così a formare un’importantissima collezione di uccelli europei. Nel 1905, da parte della commissione preposta alla conservazione del Museo Civico di Verona ottenne l’incarico di ridare luce alle collezioni paleontologiche di Bolca, che dal 1882 giacevano dimenticate, a seguito della famosa inondazione dell’Adige. In poco tempo, Dal Nero non solo portò a termine il suo delicato compito, ma, grazie anche all’appoggio di Achille Forti, poté presentare il salone di paleontologia di Bolca, intorno al quale si formò il Museo di Storia Naturale di Verona, del quale divenne lui stesso direttore (carica ricoperta fino al 1933) e che si ampliò di anno in anno grazie alle collezioni di quegli studiosi che Dal Nero aveva avuto la possibilità di conoscere durante la sua vita.

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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