Epifania, quattro arrestati e tre denunciati

 
 

Quattro arresti, tre denunce e centosettantaquattro le persone identificate sul territorio dalle Volanti: questo il bilancio del weekend dell’Epifania, che anche quest’anno ha raccolto un notevole flusso di turisti per le vie del centro e dello shopping.

Un saldo positivo per Verona che restituisce ai veronesi i frutti di una capillare attività di controllo del territorio da parte della Polizia di Sato e che conferma una netta diminuzione dei reati registrati rispetto allo scorso anno oltre ad un trend positivo già riscontrato durante le festività natalizie. 

Sessanta le pattuglie dispiegate sul territorio affiancate, negli orari di punta, da personale della DIGOS e delle UOPI – unità specializzate anti terrorismo. 

L’attività svolta complessivamente dai poliziotti della Questura e delle specialità della Polizia di Stato operative nel territorio veronese ha condotto, nel solo weekend, all’identificazione di oltre 12300 persone, al controllo di circa 150 veicoli, a 3 denunce e 4 arresti, tutti avvenuti tra il 6 e il 7 gennaio.

Due gli italiani colti sabato sera, poco dopo la mezzanotte, nella quasi flagranza del reato di furto aggravato in concorso in Zona Venezia; di origine marocchina, invece, il giovane arrestato in flagranza domenica, più o meno alla stessa ora, in Via Scuderlando.

In entrambi i casi, è risultata fondamentale la tempestiva segnalazione da parte di alcuni residenti che avevano notato dei movimenti sospetti e fornito all’operatore della Centrale Operativa alcuni dettagli sui capi d’abbigliamento indossati dai presunti autori del furto. Fattori che hanno consentito ai poliziotti delle Volanti intervenuti di intercettare immediatamente i soggetti, che sono stati poi prontamente bloccati nonostante i vari tentativi di sfuggire al controllo.

L’altro arresto, invece, è scattato il pomeriggio di sabato, quando, a seguito di un controllo d’iniziativa delle Volanti, a carico di un 54enne veronese è risultato pendere un mandato di arresto per bancarotta fraudolenta. L’uomo, quindi, è stato immediatamente tradotto presso il carcere di Montorio, dove dovrà scontare una pena di due anni.

 
 

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