La rassegna Idem propone per stasera, sabato 10 marzo alle 21, un incontro al teatro Filarmonico con Philippe Daverio su architetti e artisti che all’inizio del secolo scorso hanno connesso l’estetica alla funzionalità, sviluppando linee sempre più essenziali che hanno indirizzato lo stile, il gusto e le forme della nostra esistenza.
Tra il più estrosi e originali storici e critici d’arte contemporanei, con una spiccata capacità di connessione tra i diversi ambiti culturali, Daverio è anche un abile divulgatore.
Nato in Alsazia, dopo aver conseguito il baccalaureato francese compie gli studi universitari alla Bocconi. Mercante d’arte, fonda e dirige gallerie a Milano e New York ed è editore di libri di critica e documentazione artistica. Assessore alla cultura e alle relazioni internazionali del Comune di Milano dal 1993 al 1997, promuove mostre di grande successo.
Collaboratore di numerose riviste, direttore di Art e dossier, scrive per il Corriere della Sera e Il Sole 24 Ore. Tra le sue pubblicazioni: Arte stupefacente: da Dada alla Cracking art; Il design nato a Milano: storia di ragazzi di buona famiglia; Il museo immaginato; Il secolo lungo della modernità; Guardar lontano Veder vicino; Il secolo spezzato delle avanguardie; Il gioco della pittura. Nel 2016 pubblica Le Stanze dell’armonia. Nei musei dove l’Europa era già unita, nel 2017 Ho finalmente capito l’Italia.
Dopo esser stato inviato della trasmissione Art’è e conduttore di Art.tu, per dieci anni su Rai3 è stato ideatore e conduttore della trasmissione Passepartout, brillante format di successo sull’arte, la storia e l’antropologia culturale. Ha condotto anche Emporio Daverio su Rai5 e Il Capitale di Philippe Daverio su Rai3.
Docente di Disegno Industriale all’università di Firenze, ha fondato il movimento d’opinione “Save Italy”, per sensibilizzare alla tutela del patrimonio culturale italiano. Dal 2014 è direttore artistico del Museo del Duomo di Milano.
L’ingresso al teatro fino alle 20.55 è riservato ai soci Idem. È possibile aderire all’associazione al Verona Box Office e alla libreria antiquaria Perini oppure sul sito http://idem-on.net/idm/soci/ o agli appositi desk in teatro.