Catullo: “L’Azione di Responsabilità è una Barzelletta” – Bertucco

 
 

“Malgrado tutti gli annunci e le rassicurazioni (l’ultima la scorsa settimana in commissione consigliare) non è ancora stata decisa, e tanto meno avviata, l’azione di responsabilità nei confronti del passato cda della Catullo, protagonista di una stagione di gestione fallimentare che ha portato lo scalo sull’orlo del baratro costringendo i soci pubblici veronesi a cederne una parte ad un concorrente privato”.

Dopo le nostre inchieste, anche Michele Bertucco riprende il filo e prova a far luce sulle vicende che interessano l’Aeroporto Catullo. In particolare, l’esponente di Verona e Sinistra in Comune rivela di aver verificato “che la questione dell’azione di responsabilità è ancora nel limbo delle “consulenze” e delle “valutazioni”, dove si trova ormai dal lontano 2012, anno dello sfiorato crack.

Sebbene in data 10 novembre 2016 l’assemblea di Aerogest – società che riunisce i soci pubblici – abbia dato mandato all’amministratore unico di “esprimere in sede di assemblea della società Valerio Catullo voto favorevole all’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti del precedente presidente della Catullo”, al momento di andare al “dunque”, durante la successiva assemblea del Catullo del 20 aprile 2017, i soci dello scalo a larghissima maggioranza hanno deciso che vanno svolti “ulteriori approfondimenti anche attraverso la nomina di un consulente”.

Siamo alla melina e alla presa in giro: ricordo infatti che una consulenza esiste già: è quella richiesta dietro mia pressione nel 2016 dall’allora assessore alle Partecipate Enrico Toffali all’avvocato Lamberto Lambertini. Pur dilungandosi sulla convenienza economica dell’azione e sulla possibilità che il passato presidente del Catullo Bortolazzi si sia già spogliato dei suoi beni personali esercitando il “metodo Zonin”, il legale individua gli estremi dell’azione. Esiste inoltre una direttiva della Direzione Aziende Partecipate del Comune di Verona che mette in guardia i soci pubblici sulla possibilità che “il mancato esercizio dell’azione sociale di responsabilità possa rientrare nella giurisdizione della Corte dei Conti”.

Ed è proprio alla Corte dei Corti che, giunti a questo punto, ho deciso di rivolgermi affinché questa vicenda trovi uno sbocco. Gli unici finora a pagare per i disastri che la politica ha fatto all’aeroporto di Verona sono stati i lavoratori, molti dei quali sono stati licenziati. Non è accettabile che per salvare la casta dei politici di centrodestra che ha mandato a gambe all’aria lo scalo debbano pagare solo loro e i cittadini” – conclude Bertucco.

 
 

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