Aeroporto Catullo – Analisi del 2022

 
 

Considerazioni Generali Scalo di Verona : Traffico Passeggeri 2022

Dopo due anni – il 2020 e il 2021 – di grande difficoltà per tutto il settore del trasporto aereo a causa della pandemia da Covid-19, nel 2022 l’andamento del traffico aereo ha registrato un progressivo miglioramento, a partire dalla primavera, con la cessazione della fase emergenziale e delle limitazioni agli spostamenti.

La crescita di alcuni aeroporti nel 2022 sta rivoluzionando la classifica degli aeroporti più utilizzati in Italia, e la tabella che segue mette in evidenza come gli aeroporti di Napoli e Bergamo siano cresciuti in modo esponenziale negli ultimi anni, e siano anche quelli che hanno recuperato – rispetto al 2019 – più velocemente. Lo scalo di Venezia – in passato – 3° aeroporto Italiano e sceso al 6° posto, incalzato molto da vicino da Bologna e Milano Linate.

Posizione          Aeroporto                          Totale Passeggeri

1                       Roma-Fiumicino                   26 954 684

2                       Milano-Malpensa                  19 668 919

3                      Bergamo                              12 023 329

4                      Napoli                                  10 231 985

5                        Catania                                9.376.495

6                       Venezia                                 8.654.753

7                       Bologna                                 7.917.370

8                       Milano-Linate                          7.004.488

* Fonte : Statistiche Assaeroporti – periodo Gennaio-Novembre 2022

Di seguito alcune riflessioni sul traffico 2022 con focus sul sistema del Nord-Est :

Traffico 2022 :  Sistema del Nord-Est

Dai dati pubblicati fino a Novembre 2022 e con una stima (molto verosimile) per dicembre 2022, è possibile notare un lento recupero del traffico ai livelli pre-pandemia del sistema del nord-est (Venezia-Treviso-Verona), Treviso fa segnare comunque ancora un -19% rispetto al traffico del 2019, mentre Venezia e Verona rispettivamente con un gap del -18% e -16% ancora da recuperare sul 2019.

Traffico 2022 :  Sistema Nord-Est Vs. Diretti Competitori

Rispetto ai diretti competitori come Bologna e Bergamo, si può notare come quest’ultimi abbiano quasi recuperato del tutto il gap pre-covid (Bergamo -3% e Bologna -9%).  Nella tabella che segue sono stati messi a confronto i dati di traffico 2022 con i dati 2019 pre-pandemia.

Traffico 2022 :  Scalo di Verona

Nel 2022 il traffico allo scalo di Verona sta recuperando più lentamente  il gap con il 2019 che rimane a -18%. Inoltre si può notare un forte sbilanciamento nella componente domestica che è passata dal 37% del 2019 al 46% del 2022. Questo fatto avrà un forte impatto sulle attività recettive che hanno nella componente internazionale il vero fattore di crescita per il territorio. Nel 2022 rispetto al 2019, il territorio del Garda ha perso almeno 700 mila passeggeri internazionali.

Gli scali del Veneto perdono terreno sulle regioni confinanti

Già nel periodo pre-pandemia, il sistema del Nord-Est dava segni di crescere molto più lentamente rispetto a Bergamo e Bologna, per non parlare di Napoli e Catania. Se prendiamo il decennio 2010-2019, dalle statistiche pubblicate da Assoaeroporti si evidenzia con il Sistema del Nord-Est sia cresciuto solamente del 53% contro l’80% dello scalo di Bergamo e 71% di quello di Bologna.  Questo fatto denota un problema serio da ricondursi alla mancanza, o ritardo, dello sviluppo dell’infrastruttura aeroportuale adeguata ad accogliere un numero sempre crescente di passeggeri, con particolare riguardo allo scalo di Verona.

Pensare di utilizzare il solo scalo di Venezia come gateway per il Veneto si sta dimostrando una strategia poco vincente ed i numeri confermano. L’aeroporto di Verona non è mai stato sviluppato in linea con le esigenze del territorio del Garda. I lavori attualmente in corso non daranno quella prospettiva di crescita per il medio-lungo termine a tutto vantaggio degli aeroporti di Bologna e Bergamo ormai diventati punto d’ingresso per il territorio del Garda.

Nelle scorse settimane si è parlato di una capacità operativa di 5 milioni di passeggeri l’anno al termine dei lavori, ma rimangono seri interrogativi su come sia possibile arrivare a 5 milioni di passeggeri se nei lavori di ampliamento sono solamente previsti 3 banchi check-in e 3 gate d’imbarco in più rispetto alla configurazione attuale. Inoltre, per il terminal arrivi, vero punto debole del complesso aeroportuale, non sono previsti interventi e rimane il grande interrogativo sul progetto di ristrutturazione attualmente in corso.

Aeroporto di Brescia-Montichiari continua a rimanere senza una strategia di sviluppo

Lo scalo di Brescia Montichiari continua, anche nel 2022, a movimentare volumi di merci in linea che gli anni scorsi. La decisione di eliminare il terminal passeggeri e convertirlo in un magazzino (unicum in tutto il mondo aver un aeroporto solo cargo), oltre ad essere molto questionabile considerando i necessari costi realizzativi di un terminal rispetto ad un magazzino, come confermato dai dati 2019, non ha certo dato quel cambio di marcia in termini di crescita o sviluppo nell’area cargo. Lo scalo cosi come è rimane un peso per la società di gestione in termini di perdite che inevitabilmente produce ogni anno. Con appena 35-38 mila tonnellate previste per il 2022. Diventa quasi impossibile continuare a tenere lo scalo aperto senza perdite.

Conclusioni e Riflessioni

Il 2022 conferma il trend già visto nel 2019, il sistema del Nord-Est cosi come strutturato non cresce con lo stesso passo degli aeroporti diretti competitori. La situazione di Verona e Brescia cosi come sono state collocate all’interno del cosiddetto Sistema Aeroportuale del Nord-Est non porta alcun vantaggio non solo per il territorio del Garda, ma più in generale al sistema Veneto che continua a crescere molto più lentamente rispetto a diretti competitori sul territorio.

È evidente la mancanza di una strategia di sviluppo in linea con le esigenze del territorio del Garda. C’è una mancanza assoluta di un’infrastruttura aeroportuale che possa garantire traffico “incoming internazionale” fondamentale per il futuro sviluppo del territorio del Garda. Lo scalo di Verona ha una potenzialità di più di 10 milioni di passeggeri l’anno e non è chiaro perché limitarlo a 5 milioni, come non è chiara la strategia per lo scalo di Brescia che visto come viene utilizzato sembrerebbe più utile chiuderlo.

Con la primavera si presenta l’occasione del rinnovo delle carche per la Catullo SpA e credo sia auspicabile inserire nuovi profili adatti a rivedere le strategie finora adottate con un maggior coinvolgimento del territorio.

Gerardo Grote

 
 

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