Veronetta, mai più allagata, il piano di Acqueveronesi

 
 

Una soluzione definitiva contro gli allagamenti a Veronetta. E’ scritta nero su bianco nel progetto d’intervento di Comune e Acque Veronesi che, con un investimento di 4,5 milioni di euro, consentirà il complessivo rafforzamento del sistema di raccolta delle acque piovane nei punti critici presenti fra le vie XX Settembre, N. Mazza e Campofiore.

Il progetto in fase di definizione, che rientra fra gli interventi finanziati dal piano nazionale della Protezione civile per la riduzione del rischio allagamenti attraverso la Regione, ha infatti l’obiettivo di mettere la parola fine ai problemi venutisi a generare in questa zona, in particolare negli ultimi anni, in caso di forti acquazzoni.

Alluvioni e Veronetta. Il quartiere compreso tra Porta Vescovo e l’Adige, passando per via XX Settembre e la zona universitaria, ha purtroppo visto intensificarsi i fenomeni alluvionali e le conseguenti situazioni di allagamento, che hanno messo in luce l’inadeguatezza della storica rete di raccolta e scarico delle acque.

Le acque miste, infatti, vengono oggi convogliate in tre collettori di diametro mille millimetri posti nelle vie XX Settembre, Cantarane e Campofiore, che confluiscono tutte in via Museo, dove una coppia di condotte del diametro di 500 millimetri ciascuna si immettono nel collettore 8M che porta al depuratore. Si tratta di una sproporzione evidente, che genera un vero è proprio tappo in caso di violenta immissione di grosse quantità d’acqua. Un problema non direttamente sanabile, considerate le ristrette dimensioni di quest’ultima via, che non consentono la posa di tubazioni adeguate. Per questo è stato necessario strutturare una più ampia soluzione di rafforzamento della rete.

Intervento. Acque Veronesi, soggetto attuatore dell’intervento, ha in fase di completamento un progetto che consentirà di alleggerire la portata di acque meteoriche della zona di Veronetta.

Si tratta della realizzazione, a monte di via Museo, di una nuova condotta di diametro 1600 mm per captare il carico proveniente da Porta Vescovo e convogliarlo direttamente in Adige. Questa soluzione, che tramite tecnologia microtunnelling poserà la tubazione a circa 6 metri di profondità, consentirà di alleggerire mediante sfioro anche il collettore 8M, con un nuovo scarico in Adige, su via S. Francesco. E’ inoltre prevista una linea di “troppo pieno” per raccogliere le acque all’interno del Bastione Campo Marzio oltre le mura scaligere. I lavori, che procederanno con una cantierizzazione su più fasi, avranno una durata di circa due anni, con l’avvio dei primi interventi dalla metà del 2023.

Lo studio di fattibilità del progetto, che sarà ultimato entro l’anno, è stato illustrato questa mattina dal sindaco insieme all’assessore alle Strade e al presidente di Acque Veronesi.

Una soluzione definitiva contro gli allagamenti a Veronetta – sottolinea il sindaco –. E’ questo l’obiettivo che ci siamo prefissati e a cui arriveremo concretizzando in questa parte della città un complessivo rafforzamento dello storico sistema di raccolta delle acque piovane, nei punti critici presenti fra le vie XX Settembre, N. Mazza e Campofiore. Negli ultimi anni, a causa di eventi meteorologici improvvisi, verificatisi sotto forma di vere e proprie ‘bombe d’acqua’, alcune zone della città hanno avuto problemi di allagamenti a causa di un sistema di raccolta della acque troppo vecchio e sul quale non sono mai stati previsti interventi strutturali di miglioramento. In questo quinquennio amministrativo ci siamo attivati per risolvere definitivamente diverse problematiche. Un esempio sono i lavori che a breve termineranno su Porta Borsari e il prossimo intervento che riguarderà, appunto, via XX Settembre, che rientra nei 15 milioni di fondi stanziati dalla Protezione civile nazionale e dalla Regione Veneto”.

“I lavori idraulici su via XX Settembre – spiega l’assessore – sono un ulteriore tassello di un importante lavoro che è stato portato avanti dall’Amministrazione fin dall’inizio della sua attività. Si tratta di intervenire su una rete vecchia e per molti aspetti inadeguata a raccogliere le impattanti quantità di acqua che si raccolgono sulle strade cittadine a causa di violenti fenomeni temporaleschi. Un problema che grava sulla cittadinanza e su cui non abbiamo mai smesso di intervenire”.

“La tematica degli allagamenti è diffusa a tutte le città storiche – spiega il presidente di Acque Veronesi –. Per questo la sicurezza dal punto di vista idraulico nel corso degli anni è stata aumentata, proprio per essere in grado di affrontare fenomeni atmosferici sconosciuti in passato. Il rischio zero non esiste, ma intervenire sull’assetto idraulico dà sicuramente risultati. Il finanziamento di 4,5 milioni di euro, che arriva dalla Protezione civile nazionale, fa capire l’importanza del problema, che purtroppo riguarda la totalità del Paese. Si parte dalle situazioni più urgenti, come l’intervento previsto a Veronetta, nell’area di via XX Settembre, via Nicola Mazza, via Campofiore e Lungadige Porta Vittoria. La progettazione dovrà essere conclusa entro la fine del 2022, mentre i lavori inizieranno a metà del 2023. Si lavorerà per circa due anni, perché la zona è delicata, a causa del traffico e degli spazi stretti in cui si dovrà intervenire”.

 
 

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