Veronesi Illustri, alla Letteraria incontro su Aleardo Aleardi

 
 

Ripartono, dopo la pausa estiva, gli incontri dei “Veronesi Illustri” in programma in sala Montanari alla Società Letteraria, con il nuovo appuntamento di martedì 19 settembre alle 17.30. La lezione sarà dedicata al poeta Aleardo Aleardi (Verona 1812 – Verona 1878). Relatrice sarà la professoressa Anna Maria Salvadè docente del Dipartimento Culture e Civiltà – UNIVR.

L’accesso alla sala della Società Letteraria sarà consentito fino ad esaurimento posti e almeno 15 minuti prima dell’inizio.

L’incontro sarà trasmesso anche in diretta audio – video streaming collegandosi al sito della Società Letteraria http://www.societaletteraria.it/streamingvideo e sarà sempre possibile rivedere l’evento in podcast dal sito web http://www.societaletteraria.it

L’iniziativa è promossa dall’associazione dei Consiglieri Emeriti, con il patrocinio della presidenza del Consiglio comunale e la collaborazione di Università e Società Letteraria di Verona.

Aleardo Aleardi Poeta (Verona 1812 – Verona 1878), studiò a Padova dove conobbe Prati col quale s’iniziò alla poesia e agli ideali del Risorgimento. 
Nel 1848 fu inviato a Parigi dal Manin per sollecitare aiuti a Venezia; tornato in Italia, nel 1852 fu carcerato a Mantova e, prosciolto, nel 1859 fu di nuovo arrestato e inviato a Josephstadt, in Boemia. 
Liberato nel 1860, fu eletto deputato. Insegnante dal 1864 nell’Accademia di belle arti di Firenze, nel 1873 fu nominato senatore.

La sua fama di poeta, dopo i primi tentativi, si affermò nel 1846 con le Lettere a Maria, e crebbe con il patetico e alquanto lezioso idillio Raffaello e la Fornarina (1855) e più con i canti che, in certo modo partendo dal Foscolo e precorrendo il Carducci, evocano il passato storico e preistorico d’Italia: dal Monte Circello (1856), Le antiche città italiane marinare e commercianti (1856), le Prime storie (1857) e Un’ora della mia giovinezza (1858), ai Sette soldati (1861), al Canto politico (1862), ai Fuochi dell’Appennino (1864). Di tutta la sua opera poetica il periodo della maggior fortuna è segnato dalla raccolta in un volume di Canti (1864).

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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