Sio, delusione sindacale per la mancata conciliazione con Aoui

 
 

Delusione e perplessità sul fronte sindacale per l’esito negativo del tentativo di conciliazione con la delegazione trattante di Aoui Verona esperito qualche giorno fa davanti alla Capo di Gabinetto della Prefettura di Verona Daniela Chemi. La vertenza riguarda i ripetuti malfunzionamenti del nuovo sistema informatico Sio Trakcare su cui Fp Cgil e Nursing Up hanno dichiarato lo stato di agitazione.  

L’azienda ha infatti rifiutato la proposta di un percorso condiviso di risoluzione della crisi che secondo le organizzazioni sindacali avrebbe potuto prevedere, come primo passo, una nota congiunta Aoui/Sindacati rivolta ad Azienda Zero, titolare dell’appalto del nuovo sistema, per spiegare le spinosità ancora presenti a distanza di più i 9 mesi dall’introduzione del sistema.

“Nostro primario interesse come organizzazioni sindacali è il buon funzionamento del servizio sanitario pubblico, che difendiamo attivamente in tutte le nostre campagne e mobilitazioni” spiegano Antonio De Pasquale Segretario generale Fp Cgil Verona, Simone Mazza, responsabile Sanità Fp Cgil Verona,Guerrino Silvestrini Katia Vaiani di Nursing Up. “Non ci sono conti da regolare o teste da far cadere, si tratta soltanto di rimettere il servizio ospedaliero sul giusto binario. Duole quindi non aver trovato nella controparte un minimo di solidarietà nei confronti del personale che tanti disagi sta patendo, nemmeno di fronte ad un proposta di buon senso che veniva sostenuta anche da parte mediatrice”.

Le delegazioni trattanti erano composte da Vania Rado, Direttrice amministrativa Aoui Verona; Alessandro Manganotti, dirigente Servizi informatici; Francesca Palladini, dirigente medico della Direzione medica ospedaliera. Per le organizzazioni sindacali erano presenti Antonio De Pasquale Segretario generale Fp Cgil Verona, Simone Mazza, responsabile Sanità Fp Cgil Verona, Guerrino Silvestrini e Katia Vaiani di Nursing Up

I sindacati hanno quindi portato all’attenzione del Prefetto tutte le criticità ancora presenti in azienda a distanza di 9 mesi dall’introduzione dell’applicativo: aumento del rischio clinico; aumento dei tempi di lavoro; continui blocchi del sistema; inidoneità del programma; applicativo privo di collaudo.

 
 

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