Nel gennaio 2019 sono iniziati i lavori straordinari su tutto il complesso delle residenze popolari di Via Tunisi in Borgo Roma con un costo di circa 1 milione e 700 mila euro. Gli interventi hanno coinvolto il cappotto esterno, la facciata e gli infissi delle abitazioni, il tutto eseguito da Agec.
“E’ indubbio che dall’esterno i condomini sembrino più belli e dignitosi, ma talvolta l’apparenza inganna”, spiega Beatrice Verzè, consigliera di Traguardi in Quinta Circoscrizione.
“Infatti”, prosegue Verzè, “basta fare un giro all’interno dei garage, delle cantine e degli spazi comuni e ci si rende conto che la situazione cambia radicalmente. Infiltrazioni d’acqua e allagamenti ogni volta che piove, muffa, sporcizia e degrado. I residenti lamentano da tempo, se non da anni, la noncuranza da parte di Agec nel far fronte alle costanti lamentele e l’assenza di risposte celeri.”
“Non è più accettabile che nel 2020, nella “ricca Verona”, un’azienda municipalizzata come Agec lasci che le persone vivano in uno stato di costante disagio e abbandono. Sembra, infatti, non essere bastata la triste e raccapricciante vicenda che vide, nel 2018, il ritrovamento della signora Cristina Frattini deceduta dopo più di un anno nel suo appartamento, episodio che testimonia nel modo più tragico la scarsa attenzione nei confronti dei residenti”.
“Il tema sicurezza, poi, sembra essere sentito particolarmente da tutti gli inquilini. Non basta però, come è stato fatto, dotare i condomini di telecamere per arginare situazioni spiacevoli e illecite, ma serve un piano di interventi mirati quali inclusione, assistenza e sostegno, e non solo azioni deterrenti”, spiega la consigliera di Traguardi.
“Avevamo sostenuto come Traguardi il progetto di portierato sociale promosso da Welfcare, iniziato ma mai portato avanti, per mancanza di soldi o di volontà. Non possiamo permetterci, oggi più che mai, di lasciare indietro gli ultimi, chi è già in una situazione difficile si vede inoltre ledere la propria dignità. In questo Traguardi farà di tutto per portare nelle sedi competenti la voce di chi non viene da troppo tempo ascoltato”, conclude Verzè.