TRA E PER I SOGNI DI MARITA

 
 

Sabato 17 dicembre inaugura Tra e per i sogni di Marita, mostra personale dell’artista Marita Galazzini concepita come omaggio alla sua vitalità creativa e alla sua straordinaria generosità. 

La mostra apre infatti l’attività di Volto d’Arte, nuovo spazio dedicato alla promozione dei giovani artisti a Verona, nato dalla sua volontà di supportare attivamente le nuove generazioni attraverso un luogo di sperimentazione e di incontro.

Volto d’Arte vuole porsi come piattaforma di visibilità, di confronto e di crescita professionale per gli artisti del territorio, in particolare per gli studenti del Liceo artistico, offrendo loro la possibilità di presentare e discutere pubblicamente le proprie opere e le proprie ricerche. 

Attraverso mostre, workshop, incontri pubblici e screening, Volto d’Arte vuole creare uno spazio aperto alla contaminazione dei linguaggi e radicato nel territorio di Verona.

In mostra, una selezione di opere che attraversano tutte le fasi della sua produzione e sono incentrate sulla relazione che unisce il femminile, l’origine e la cura. 

Da un primo periodo figurativo, seguito da una fase più astratta, entrambi caratterizzati dall’uso di materiali e tecniche pittoriche più tradizionali, l’artista attinge le possibilità espressive del colore e della forma, che riporta nella sua produzione successiva. 

Il ciclo dei “tappeti volanti” (2010 – 2013), serie di tessuti realizzati a mano dall’artista intrecciando strisce di pile riciclato, invita lo spettatore al significato simbolico dell’incontro, richiamando la morbidezza delle coperte e il calore intrinseco della loro cura.

Chiudono la mostra le “Nature” (2013 – 2015), ultimo progetto rimasto incompiuto, in cui l’artista trasforma alcuni dettagli naturali ingranditi in scala macro (nodi di albero, fiori e animali, semi ossessivamente collezionati) in sculture di creta, sperimentando la ricerca dell’arcano della femminilità attraverso le forme concrete di soggetti naturali. 

Tra questi, in particolare, “le madri della terra” portano alla luce le parti erogene femminili, vagine e ani quali essenza dell’erotico della natura.

Quest’ultimo progetto avrebbe preso forma, in collaborazione con la figlia, in un’installazione costituita da una parte scultorea e una video.

 
 

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