Tosi e Croce convergono su Cangrande della Scala

 
 

Michele Croce, in occasione del 730esimo compleanno di Cangrande della Scala torna a parlare del Museo degli Scaligeri, da far nascere nella culla degli Scaligeri ovvero in Piazza dei Signori nel palazzo di proprietà della Provincia e sede della Prefettura.

Inqualificabile che il Comune scaligero dimentichi lo Scaligero, colui cioè che proiettò Verona tra le capitali europee dell’arte, della cultura, della politica e delle istituzioni. Non solo per omaggio della storia, ma anche come esercizio utile per disegnare il futuro della nostra città sull’esempio di un fasto passato” – fa sapere Croce.

A condividere la proposta Lista Tosi e Fare Verona secondo cui “la città deve tornare a valorizzare il suo immenso patrimonio storico e artistico e farne veicolo di cultura. L’anniversario dei 730 anni di Cangrande della Scala è una grande occasione che può e deve impegnare la città e la politica anche nei prossimi anni, quando saremo usciti dalla pandemia e si potrà tornare a pianificare eventi di alto spessore. Verona purtroppo, anche prima del Covid, in questi quattro anni con l’attuale Amministrazione non si è distinta certamente per spirito d’iniziativa, pensiamo all’assenza di grandi mostre, al fallimento della candidatura come capitale italiana della cultura e, ora, alla sconcertante indifferenza per il compleanno di Cangrande della Scala in contemporanea con i 700 anni dalla scomparsa del Sommo Poeta. Ma l’appuntamento elettorale del 2022 è l’occasione anche per ripensare Verona sul piano culturale. E al riguardo raccogliamo l’appello e condividiamo la proposta di Croce di destinare Palazzo del Capitanio a spazio espositivo-museale, creando proprio in Piazza dei Signori, cioè nella culla degli Scaligeri,  il futuro ‘Museo degli Scaligeri’, un polo museale permanente che sarebbe al livello dei grandi musei europei”.

 
 

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