Tosi contro i magistrati: Togliere i figli alle rom recidive

 
 

«Assurdo che due nomadi ladre restino impunite e non vengano tolti loro i figli». Se la prende ancora una volta con la magistratura il sindaco di Verona, Flavio Tosi, leader del movimento Fare!, nel commentare la decisione del giudice del Tribunale scaligero Claudio Prota che giovedì, dopo l’arresto per tentato furto, ha rimesso in libertà due giovani nomadi, gravate da numerosi precedenti, perché una di loro è in gravidanza al quinto mese e l’altra ha un bimbo di pochi mesi.

«Una decisione che lascia senza parole – punta il dito Tosi – proprio per tutelare il figlio neonato e quello che nascerà, le due donne nomadi sorprese a rubare non solo non dovevano essere rilasciate, dati i numerosi precedenti penali, ma si doveva prevedere l’allontanamento da loro dei minori, compreso quello che nascerà nei prossimi mesi». Secondo il sindaco «è risaputo che molto spesso all’interno delle comunità nomadi le donne vengono utilizzate, a maggior ragione se incinte o con bambini piccoli, per rubare. Questo infatti garantisce loro la sostanziale impunità. Si sa anche che queste famiglie insegneranno ai loro figli a diventare dei delinquenti». A far arrabbiare Tosi è stato accaduto tutto mercoledì pomeriggio, quando le due nomadi sono state arrestate per aver cercato di mettere a segno un colpo in un’abitazione in via San Michele alla Porta, vicino alla chiesa di Sant’Eufemia. Si tratta di una zona in pieno centro storico e ad accorgersene è stata la proprietaria, che ha sentito alcuni rumori provenire dalla porta e, attraverso lo spioncino, ha notato le due giovani che stavano armeggiando intorno alla serratura. Immediatamente è scattata la telefonata della donna al 113: gli agenti delle volanti sono subito intervenuti per arrestare le due giovani, che nel frattempo erano fuggite, ma sono state intercettate poco distante. Nella borsa le due nascondevano vari arnesi per lo scasso e l’altro ieri durante il processo per direttissima l’arresto è stato convalidato con la misura dell’obbligo di dimora nel Milanese e il divieto di uscire di sera per entrambe. Nei loro confronti non è stato disposto il carcere per tutelarne i figli, ma il primo cittadino di Verona non ci sta e, come già accaduto in passato, non risparmia i suoi strali alla magistratura: «Succede così – si chiude infatti il suo intervento – che mentre ai cittadini italiani con la fedina penale pulita vengono tolti i bambini a causa di difficoltà economiche, queste due signore, oltre a rimanere impunite, continueranno a stare con i loro figli e a sfruttarli per delinquere».

 
 

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