Soprintendenza Verona: parte di area ‘tenuta Musella’ non iscritta a tutela monumentale per errore

 
 

La notizia ha dell’incredibile.

Dopo oltre 50 anni è stato scoperto che la parte centrale della tenuta Musella non è stata oggetto di tutela monumentale. Pertanto in applicazione degli artt. 7, 8 della L. 241/90 e dell’art 46 del D.Lgs. 42/04, il Soprintendente Archeologia Paesaggio Belle Arti per le province di Rovigo, Vicenza e Verona Fabrizio Magani l’8 novembre ha inviato agli 81 proprietari (tra cui la Regione Veneto ed il Demanio Pubblico) altrettante raccomandate contenenti la comunicazione dell’avvio del procedimento relativa alla proposta di imposizione di prescrizioni di tutela indiretta a carico del bene culturale Tenuta Musella. 

Ma facciamo chiarezza (lettura lunga ma interessante).

La proposta di imposizione di prescrizioni di tutela indiretta è motivata dalla necessità rivedere con una nuova proposta istruttoria i provvedimenti del 18 aprile 1961 e 16 marzo 1964. I suddetti decreti, che  hanno  sancito la la  tutela monumentale per l’intera proprietà di Maddalena Bianca Trezza Musella vedova D’Acquarone, hanno trascurato una parte centrale della tenuta Musella, mentre hanno tutelato alcune aree che sono localizzate ad ovest all’esterno del muro originario, che caratterizza molti tratti della tenuta, uno spazio urbano su cui è sorto, negli anni 1960-1970, un piccolo quartiere residenziale, realizzato abusivamente a sud-ovest e nella zona meridionale, in uno spazio  posto alle propaggini  della  tenuta,  il Comune  di San Martino  Buon  Albergo  ha  costruito  in assenza  di autorizzazione la scuola media comunale.

Per le ragioni sopraesposte la Soprintendenza ha ritenuto necessario necessario presentare una nuova proposta istruttoria per la tenuta Musella, allo scopo di salvaguardare con maggiore efficacia e nella sua globalità il complesso, limitando la tutela Monumentale ai sensi dell’art. 10,  comma 3 lettera a) del D.Lgs. n. 42/2004 agli insediamenti che rivestono importante interesse (villa La Musella con pertinenze, giardino e parco, corti Brolo Muselli, Ferrazzette, Drago e Il Perlar con la vasca del Perlar e Portineria Marcellise, Portineria e chiesa del Drago). 

Per il resto della tenuta, ad esclusione delle aree oggetto di edificazione abusiva negli anni ’60-’70 e di quelle poste all’esterno dell’originario muro di cinta, separate dalla strada comunale, sono state dettate  prescrizioni di tutela indiretta, ai sensi dell’art. 45 del D.Lgs. 42/2004, allo scopo di proteggere con efficacia questa porzione di territorio, caratterizzato dalla  perfetta compenetrazione  tra  architettura  e paesaggio, che ha conservato pressoché inalterati  gli elementi storici caratterizzanti,  complementari  agli ambiti paesaggistici  in  cui gli stessi si collocano.

Per garantire, altresì i coni visuali di lettura dei complessi monumentali dalla via pubblica (strada statale 11, strada ex provinciale per Marcellise e strada comunale delle Ferrazze) e dalle strade vicinali che percorrono il contesto paesaggistico della tenuta, è stato deciso di garantire e difendere le attuali condizioni di conservazione materiale, di visibilità complessiva, di lettura stilistica e storico-artistica delle citate emergenze architettoniche mantenendo nel contempo  integro il loro  connaturato contesto identitario e storico.

La comunicazione inviata dal Soprintendente comporta, in via cautelare, la temporanea immodificabilità degli  immobili  catastalmente distinti ed identificati limitatamente agli aspetti cui si riferiscono  le seguenti prescrizioni:

Per le Aree libere:

1) Ad eccezione di modesti interventi di limitate dimensioni e in posizione di scarsa visibilità  da via pubblica, nelle aree libere sono vietate edificazioni  o modifiche  sostanziali dell’attuale morfologia degli scoperti.

Per le Aree edificate:                     ·

2) Ad eccezioni di modesti interventi di limitate dimensioni che non modifichino la connotazione dell’edilizia storica esistente, è vietato l’incremento volumetrico, planimetrico e di altezza degli edifici attualmente esistenti nell’area della Musella, in quanto il mantenimento della situazione attuale risponde alla necessità di non depauperare la percezione dei beni culturali citati. Ovvero non sono consentite modifiche delle altezze degli edifici esistenti, misurate alla linea di gronda ed al colmo della copertura, aumenti di volume, variazione delle falde e delle tipologie di copertura; è fatto divieto di aprire pese di luce o abbaini o installare sovrastrutture fisse o mobili sulle coperture, qualora tali interventi siano lesivi della percezione del contesto territoriale in argomento. Le facciate dell’edilizia storica dovranno mantenere i caratteri costruttivi, la partitura delle aperture e le finiture, per garantire le condizioni di decoro dell’intero contesto.

3) E’ ammessa la manutenzione dei fossati, del fiume Fibbio e dei manufatti indispensabili ad assicurare l’esercizio dell’attività primaria.

4) E’ ammessa la coltura agricola delle aree non edificate a condizione che tale attività non comporti la messa a dimora di piante ad alto fusto o di specie vegetali tali da compromettere la percezione visiva dei beni tutelati. E’ prevista inoltre la conservazione delle attuali aree boscate.

5) E’ ammessa la realizzazione di opere completamente interrate e dei relativi accessi, purché non rilevanti ed emergenti nel contesto. Gli accessi dovranno essere realizzati con materiali di tipo tradizionale, che garantiscano una sufficiente mimetizzazione all’interno del paesaggio.

6) Non è consentito alterare le quote e i profili del suolo, on particolare riferimento a scavi, scassi o rimodellazioni altimetriche; sono escluse altresì opere di sbancamento o di variazione dei profili altimetrici, sia in elevazione sia in profondità, ad eccezione di quelle volte all’eventuale documentato ripristino di assetti storici originali riferibili al paesaggio storico locale o laddove tali interventi, di modesta entità, siano motivati da esigenze realmente legate alle pratiche colturali e non siano, in ogni caso, in contrasto con le finalità del presente provvedimento;

7) Dovranno essere conservati gli elementi di carattere etnoantropologico quali mulini, vasche, recinzioni  storiche, muri a secco, fossi, marogne, capezzagne ed eventuali interventi su di essi dovranno essere effettuati con materiali e tecniche propri della  tradizione locale;                                                                                                ·

8) Nell’area è segnalata la presenza di rinvenimenti riferibili ad una necropoli  di età romana  (Carta Archeologica del Veneto, II, F. 49, n. 230) la cui localizzazione ed estensione non sono meglio precisabili pertanto il sedime è da considerare ad elevato rischio archeologico. Eventuali interventi comportanti movimentazione di terra dovranno essere sottoposti a preventivi sondaggi archeologici da parte di professionisti qualificati (sotto il controllo della Soprintendenza).

9) I progetti delle opere di cui ai precedenti articoli dovranno essere sottoposti alla preventiva valutazione della competente Soprintendenza, che dovrà accertarne la compatibilità.

Il Soprintendente infine invita il Sindaco del Comune di San Martino Buon Albergo e quello del Comune di Verona ad esercitare la necessaria vigilanza affinché non siano intraprese iniziative che possano pregiudicare la salvaguardia del bene e, in particolare, ad inibire o sospendere opere o lavori in contrasto con le prescrizioni di cui sopra.

Senza polemica sorge spontanea la domanda: nel caso fossero riscontrati interventi realizzati in contrasto con le attuali prescrizioni, perchè realizzati in tempi antecedenti, anche se non in violazione a causa di una mancata errata iscrizione di tutela monumentale (resta da capire chi è stato a sbagliare), della tenuta Musella, cosa si farà?

Alberto Speciale

***

(*) Le particelle interessate nel Comune di Verona dal provvedimento sono le seguenti:

  1. fg. 145 particella 91
  2. fg. 146 particelle  099-98-156-157-158-163-164-153-1 54-155-162-170-137-95- 160-83-161-171-169-168-167-165-159-166-176-85-188-175-173-190-192-136-82-187-151-189-191-149-147-134-76-135-77-79
  3. fg. 147 particelle 72-75

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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