Omicida a pesca sul Garda

 
 

Si è conclusa martedì la latitanza del cinquantacinquenne intercettato dalla Squadra Acque Interne di Peschiera del Garda nei pressi di Punta San Vigilio.

Erano da poco trascorse le 18 quando gli agenti lo hanno fermato per un controllo mentre era a bordo di una barca adibita alla pesca.

L’uomo, di origini cingalesi ma residente a Garda, era ricercato da un anno per un mandato arresto europeo emesso nei suoi confronti: il latitante sarebbe scappato dal suo Paese d’origine nel 2018 dopo essere stato incriminato e poi condannato dinanzi alla High Court Chilaw dello Sri Lanka con la gravissima accusa di omicidio volontario. Nel giugno del 2010, infatti, avrebbe accoltellato un suo connazionale a seguito di un litigio nato tra i due nel settore della pesca.

Il movente dell’omicidio, quindi, sarebbe stata una controversia legata ad affari economici che ha portato ad un assassinio per il quale l’uomo – arrestato dai poliziotti veronesi – è stato condannato al carcere a vita.

Appurata la gravissima situazione a suo carico, i poliziotti della Squadra Acque Interne di Peschiera del Garda lo hanno immediatamente messo in sicurezza e condotto in Questura per i necessari accertamenti notiziando, al contempo, la Direzione Centrale della Polizia Criminale – Divisione Interpol per acquisire la documentazione necessaria.

Ultimata l’attività, il cinquantacinquenne è stato associato al Carcere di Montorio, dove dovrà scontare la pena dell’ergastolo.

 
 

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