Silvio e Donald

 
 

Qualche giorno fa Silvio Berlusconi ha dichiarato:” l’Italia è un paese solido”; detto da uno che con il suo governo, alleato con la Lega, ha portato avanti una politica disastrosa, che aveva portato il Paese sull’orlo del fallimento, c’è sicuramente da credergli. Infatti quando è stato cacciato dal suo ruolo di Presidente del Consiglio, gli italiani dovevano pagare il 6,5 % di interessi sul debito (130 miliardi all’anno ) ora con il governo Renzi e gli interessi sono sotto l’1%, paghiamo 100 miliardi di euro in meno all’anno. Questo vuol dire aver liberato risorse per il rilancio dell’economia, sicuramente ancora insufficienti, ma certamente meglio del disastroso trend che c’era all’epoca del pessimo ministro Tremonti. Che poi le critiche che arrivano da quella parte politica alla Riforma Costituzionale provengano da chi prima l’ha approvata in aula, poi, per ripicca contro la mancata elezione di un Presidente della Repubblica di suo gradimento, ha cambiato idea, beh, francamente ha del ridicolo! Tra l’altro il personaggio che Berlusconi voleva portare al Quirinale era quel tal Giuliano Amato, presente nella Prima e nella Seconda Repubblica come uomo per tutte le stagioni…un trasformista inaffidabile, contrapposto a quella bella figura che è invece Sergio Mattarella. Per fortuna caro Silvio la tua epopea è finita! Vedremo come se la caveranno gli americani con il tuo emulo Donald Trump.

Rosso Fiorentino

 
 

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