Sequestrati quasi undicimila grembiuli da parrucchiera

 
 

Importante intervento da parte dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli di stanza a Verona, atto a far rispettare le regole. Sono stati sequestrati circa 10.800 grembiuli da parrucchiera, che dovevano essere immessi nel mercato italiano. Provenivano dalla Cina, e avevano un valore totale di oltre 11.170 euro, ma erano privi di etichettatura e contrassegno riportante la composizione fibrosa.

Durante una visita alla merce i funzionari dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) in servizio presso l’Ufficio delle Dogane di Verona hanno rinvenuto 10.800 “grembiuli da parrucchiera” privi di etichettatura e/o contrassegno riportante la composizione fibrosa, in violazione di quanto disposto dal Regolamento europeo 1007 del 2011.

In particolare l’art. 4 del suddetto regolamento prevede che il fabbricante o l’importatore che immette sul mercato un prodotto tessile senza garantire la fornitura dell’etichetta o del contrassegno, indicanti i dati e la denominazione delle fibre di composizione, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da 3.000 a 20.000 euro.

La merce, dopo il sequestro amministrativo cautelare, è stata successivamente regolarizzata con l’apposizione della corretta etichettatura.

 
 
Classe 1959. Sono iscritto all’ordine dei giornalisti dal 1983. Sono stato il responsabile dell’ufficio stampa di Amia per oltre trent’anni. Appassionato di storia e cultura veronese ho fondato la rivista Civiltà veronese e una casa editrice che ha pubblicato importati volumi, tra cui alcuni racconti inediti di Emilio Salgari e “Le invenzioni del cerusico coltelli di Berto Barbarani”. Appassionato di storia religiosa ho pubblicato oltre mille schede biografiche di santi, beati, venerabili e servi di Dio. Dopo aver fatto il parlamentare, il sindaco e il consigliere comunale, da pensionato voglio torno ad occuparmi di quanto mi appassiona.

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