Riconosciuti gli arretrati ai dipendenti del servizio di accoglienza museale

 
 

Ieri si è svolto l’ultimo decisivo incontro tra Filcams Cgil Verona, Comune di Verona, Direzione Museale e Cooperativa Macchine Celibi per la risoluzione della vertenza del contratto dei lavoratori in appalto dei servizi di accoglienza dei musei civici, aperta da Filcams fin dal luglio 2022.

Nelle scorse settimane l’assessore comunale al Personale Michele Bertucco aveva già chiarito che Federculture diventerà il contratto collettivo di riferimento per tutti i lavoratori dei servizi culturali del Comune di Verona (lo è già 1° luglio). Rimaneva tuttavia in sospeso la vicenda di questi circa sessanta lavoratori e lavoratrici che nel luglio 2022 avevano subito la trasformazione unilaterale del contratto multiservizi (con il quale la cooperativa aveva vinto il bando nel 2019) a servizi fiduciari.

Filcams aveva immediatamente fatto partire le diffide e aperto lo stato di agitazione e, anche grazie alla disponibilità della nuova amministrazione ad incrementare la dotazione a favore della cooperativa, nell’incontro del 19 giugno scorso si era arrivati al ripristino del contratto multiservizi.

Ieri l’ulteriore e decisivo passo in avanti, con il riconoscimento ai lavoratori e alle lavoratrici di tutti gli aumenti salariali arretrati di cui non hanno potuto godere a causa del cambio di contratto.

Per la Filcams di Verona si chiude così una lunga vicenda con la doppia soddisfazione di aver chiuso la vertenza sul rispetto del contratto e i dovuti aumenti salariali, e in aggiunta, a partire dai prossimi bandi, l’applicazione del contratto di Federculture per l’intero comparto museale del Comune di Verona. Un risultato importante per una delle cinque maggiori città turistiche del Paese.

“Il riconoscimento degli arretrati mette la parola fine ad una vicenda lavorativa complessa – spiega l’assessore Michele Bertucco – su cui Filcams e USB aveva fatto partire le diffide e aperto lo stato di agitazione lo scorso anno. Direttamente coinvolto alla mia nomina come assessore al Personale, mi sono attivato per raggiungere la migliore soluzione possibile, sia per l’applicazione di un contratto più favore che per il recupero di tutti gli aumenti salariali arretrati. Soddisfatti per il risultato, raggiunto attraverso la collaborazione di tutte le parti interessate”.

 
 

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