Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta da parte del movimento Rete Nazionale – Il Bastione Veronese.
“Che oramai il fenomeno delle baby gang e di giovanissimi dediti alla delinquenza sia tragicamente radicato su tutto il territorio nazionale, regionale e provinciale è un dato di fatto. Ciò che fa alzare la guardia è sempre quel fattore in cui la predominanza di esse sia composta esclusivamente da cittadini extracomunitari di seconda generazione.
Sappiamo benissimo che a livello sociale e di sicurezza siano divenute vere e proprie “bombe” di violenza, anche con fatti di cronaca molto aggressivi, sia nei confronti di inermi cittadini o coetanei (spesso italiani).
Oramai nel Veneto e nella provincia di Verona, fatti di vera e propria delinquenza si susseguono giorno dopo giorno, mettendo in luce il totale fallimento di una società multietnica basata su una vera e propria utopia. La provincia di Verona è da anni la zona in cui si ha il più alto tasso di immigrazione regolare, (14% nel comune veronese, nella provincia il 12% nel 2019/2020 con la crescita di un 3% in un anno. dati CESTIM) per non contare quella irregolare, che trova in questo territorio come in tutto il Veneto, un ambiente “compiacente” per delinquere grazie anche a molti amministratori locali e da associazioni e sindacati, solo per proprio tornaconto personale di portafogli.
A qualcuno darà fastidio ciò che è scritto, ma la società buonista, ed ipocrita come quella multietnica è fallita sin dal principio”
Vedovi Gian Maria
-segretario provinciale Verona per la Rete Nazionale