Regione Veneto: contributo rottamazione apparecchi riscaldamento domestico alimentati a biomassa

 
 

La Regione Veneto, con Deliberazione della Giunta n. 126 del 12 febbraio 2019, ha approvato il bando 2019 per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione di apparecchi per il riscaldamento domestico di potenza inferiore o uguale a 35 kW, alimentati a biomassa, tecnologicamente non in linea con gli standard europei, da sostituire con impianti a basse emissioni in atmosfera e ad alta efficienza energetica.

Il Piano Regionale di Tutela e Risanamento dell’Atmosfera (P.R.T.R.A.), approvato con deliberazione del Consiglio Regionale del Veneto n. 57/2004, finalizzato al miglioramento progressivo delle condizioni ambientali e alla salvaguardia della salute dell’uomo e dell’ambiente, ha previsto specifiche azioni finalizzate sia al buon funzionamento degli impianti di riscaldamento che alla promozione dell’uso delle fonti rinnovabili.

Attualmente è dato certo che le emissioni della combustione della legna sono responsabili di buona parte dell’inquinamento da PM10 primario, soprattutto se gli impianti utilizzati sono vecchi dal punto di vista tecnologico e non particolarmente curati nel tempo sotto il profilo manutentivo e della pulizia delle canne fumarie.

L’aggiornamento del P.R.T.R.A. intervenuto con deliberazione del Consiglio Regionale del Veneto n. 90 del 16 aprile 2016, prevede  nell’ambito delle azioni programmate nel periodo 2013-2020, interventi sugli impianti domestici a biomassa finalizzati a limitare le emissioni impattanti alla fonte. In particolare una delle azioni specifiche del Piano riguarda la concessione di contributi per incentivare la rottamazione delle stufe tradizionali e la loro sostituzione con impianti ad alta efficienza energetica ai fini della riduzione delle emissioni di particolato.

Il Piano stabilisce inoltre il divieto di uso in aree a rischio di inquinamento atmosferico degli apparecchi vetusti ed ambientalmente insostenibili qualora siano presenti altri impianti idonei (Azione A2.1), nonché l’obbligo della manutenzione periodica dell’impianto, con pulizia e controllo della canna fumaria (Azione A2.3).

Si pone in evidenza che il mancato rispetto dei valori limite della qualità dell’aria, determinato dalle specifiche condizioni orografiche e meteoclimatiche del bacino padano che favoriscono l’accumulo nell’aria di inquinanti, in particolare delle polveri sottili, ha indotto la Commissione europea a deferire il nostro Paese alla Corte di Giustizia europea per  la non corretta applicazione della Direttiva 2008/50/CE in riferimento ai superamenti continui e di lungo periodo dei valori limite del PM10 sul territorio italiano.

La Giunta regionale, in relazione all’importanza della materia, ha aderito al Progetto Prepair allo scopo di affrontare in modo coordinato con le altre Regioni del nord Italia il problema dell’inquinamento atmosferico, principalmente quello delle polveri, in particolare prodotte dagli impianti domestici a biomassa. Nel corso dell’anno 2019 verrà proseguita in Veneto un’attività formativa con progettisti, installatori e manutentori di impianti termici domestici alimentati a biomassa legnosa (Azione C6) perché possano a loro volta fornire informazioni corrette agli utenti.

Con l’Accordo di Bacino padano, approvato dalla Giunta Regionale con Deliberazione n. 836/17 e sottoscritto il 9 Giugno 2017, sono state previsti alcune disposizioni relativamente a tali impianti, e precisamente:

  • divieto, a partire da dicembre 2017 di installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore a 3 stelle e di continuare ad usare generatori di classe inferiore alle 2 stelle;
  • divieto, entro il 31 dicembre 2019, di installare generatori con classe di prestazione emissiva inferiore a 4 stelle e di continuare ad utilizzare generatori di classe inferiore alle 3 stelle;
  • obbligo di utilizzare, nei generatori a pellet di potenza termica nominale inferiore a 35 kW, pellet conforme alle caratteristiche previste dall’allegato X (Parte II, sez. 4, paragr.1, lettera d,) alla parte V del D.Lgs 152/06 (elenco combustibili ammessi), purché certificato conforme alla classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2 da parte di un Organismo di certificazione accreditato.

La Giunta rileva quindi necessario indirizzare le scelte dei consumatori verso gli impianti  più avanzati dal punto di vista tecnologico e dei combustibili con le caratteristiche migliori.

Tenuto conto degli impegni assunti con il citato Accordo riferiti agli impianti domestici a biomassa, la Regione Veneto, nell’ambito delle proprie attività finalizzate a perseguire una politica destinata alla riduzione delle emissioni inquinanti in particolare per il particolato PM10 e PM2.5 e al Benzo(a)pirene, in linea con  quanto previsto dal P.R.T.R.A e dal successivo aggiornamento, ed in maniera coerente con quanto previsto dagli strumenti di coordinamento sopra richiamati, ritiene di promuovere un “Bando per la concessione di contributi finalizzati alla rottamazione ed acquisto impianti termici”, secondo le modalità indicate dal Bando all’Allegato A , articolato nelle seguenti iniziative:

Misura “A”: concessione di contributi per la rottamazione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ed acquisto di impianti termici certificati, a basse emissioni ed alta efficienza, per il riscaldamento domestico, di potenza al focolare inferiore o uguale a 35 kW, costituiti da:

– stufe a pellet (UNI EN 14785),

– stufe e termostufe a legna (UNI EN 13240),

– cucine e termo cucine a legna e pellet (UNI EN 12815 e UNI EN 14785),

– camini chiusi inserti a legna (UNI EN 13229),

– stufe ad accumulo (UNI EN 15250) alimentate a biomassa, con classificazione del generatore almeno 4 stelle ai sensi dl D.M. n. 186/2017 ed impiego di combustibile specificato nel bando di cui all’Allegato A;

Misura “B”: concessione di contributi per la rottamazione dei generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa ed acquisto di caldaie, di potenza al focolare inferiore o uguale a 35 kW, certificate (UNI EN 303-5:2012), a basse emissioni ed alta efficienza, alimentate a biomasse, con classificazione del generatore almeno 4 stelle ai sensi dl D.M. n. 186/2017 ed impiego di combustibile specificato nel bando di cui all’Allegato A.

In considerazione delle ricadute ambientali determinate dall’iniziativa, che promuoverà la riduzione delle emissioni inquinanti generate dagli impianti di riscaldamento civile costituiti da  apparecchi o caldaie non in linea con gli standard europei, la Giunta Regionale determina il contributo pari al 50% della spesa sostenuta, comprensiva di IVA, per un importo non superiore a:

– 1.600,00 € per ciascuno degli interventi di cui alla Misura “A”,

– 5.000,00 €, per ciascuno degli interventi di cui alla Misura “B”,

ai soggetti che risulteranno in graduatoria fino ad esaurimento delle somme disponibili, come riportato nell’Allegato A.

Per massimizzare il beneficio ambientale nel territorio regionale, nella definizione dei criteri per la formazione della graduatoria, si terrà conto dei parametri di seguito riportati, con l’attribuzione dei relativi pesi, come riportato nel Bando che costituisce l’Allegato A:

  1. incidenza del carico emissivo (t/anno, fonte INEMAR 2013) di inquinanti originato dal Comune in cui si prevede l’intervento;
  2. superamento o meno nel 2017, nell’agglomerato al quale appartiene il Comune, dei valori limite per il PM10 e/o del valore obiettivo del benzo(a)pirene;
  3. reddito individuale del richiedente;
  4. cronologia di arrivo delle domande.

I punteggi  per quanto riguarda le emissioni delle polveri e del benzo(a)pirene (di cui ai precedenti punti a) e b) sono contenuti, per ciascun Comune, nella tabella presente nella determinazione all’Allegato B .

I soggetti che hanno usufruito di un contributo per la medesima finalità con il Bando 2018 non sono ammessi all’iniziativa di cui al presente Bando 2019.

Alberto Speciale

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126_AllegatoA_388398.pdf
126_AllegatoB_388398.pdf

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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